Pd, Conte deve farsi la lista se vuole fare ancora il Premier
Pd, Conte deve farsi la lista se vuole fare ancora il Premier
PD, lista Conte sì purché porti anche voti (almeno un 6%): questi sono i ragionamenti che si fanno in queste ore tra i maggiorenti del Nazareno. Insomma, rivela Dagospia, per l'attuale premier Conte non ci sono né ci saranno cambiali in bianco; c'è interesse ad averlo in coalizione a patto che possa portare almeno un certo numero voti e che soprattutto non vada in sovrapposizione con l'attuale elettorato del PD.
Dal Nazareno spiegano che "il PD è un partito storicamente generoso ed è disposto a sacrificarsi per i propri alleati; quindi è disposto anche a perdere qualcosa in termini elettorali purché alla fine il saldo sia positivo. Insomma, un 2% in meno alla lista del PD potrebbe essere giustificato solo dal fatto che l'attuale Premier con una sua eventuale lista ottenga almeno un 6/8% in modo da intercettare elettori che non voterebbero Pd".
Niente cambiali in bianco, dunque, per Giuseppi. Ma c'è di più perché l'idea che si sta facendo strada all'interno del Nazareno in queste ore è quella di legare la futura leadership della coalizione di centrosinistra (in caso di elezioni politiche) proprio alla presentazione di una lista elettorale. Come a dire che la lista sarà per Conte la "condicio" irrinunciabile per poter aspirare a qualsiasi altro ruolo all'interno del centrosinistra ("se vuoi essere leader di coalizione devi essere già leader di qualcosa di tuo"). Ma Conte, diversamente dai maggiorenti Pd, non è assolutamente convinto di questa soluzione (non per niente ha fatto sapere a stretto giro di posta che resterà in politica ma non fonderà un partito): il ricordo della "meteora" Mario Monti è ancora troppo forte.
Commenti