Pd, Franceschini e Orlando: è già iniziata la corsa per il dopo Renzi
Pd, Franceschini e Orlando: gli avversari nel Pd di Matteo Renzi già ragionano sul 'dopo'
Gli avversari nel Pd di Matteo Renzi fiutano il momento di difficoltà: il caso Boschi può ridisegnare la mappa del potere nel partito. Andrea Orlando e Dario Franceschini, i due competitor della leadership del rottamatorempreparano il terreno per mettere nell' angolo i renziani in vista delle politiche, scrive il Giornale. La posizione della Boschi, su cui si concentra il fuoco non solo degli avversari ma anche di una parte degli alleati, è l' arma nelle mani dei due ministri del governo Gentiloni per ricontrattare posti in lista e fette di potere. Se l' ex rottamatore vuole salvare la poltrona della Boschi deve firmare una tregua con Orlando e Franceschini. Ma non è una tregua in bianco: i due ministri chiedono posti nei listini bloccati per le rispettive correnti. Il leader del Pd non ha altra strada che accettare.
Il vero incubo di Renzi, continua il Giornale, si chiama Franceschini: il ministro della Cultura è l' azionista di maggioranza dei gruppi parlamentari. Una situazione che il leader dei dem punta a ribaltare nella futura legislatura. Missione praticamente già fallita: Renzi per salvare la Boschi sarà costretto non solo a concedere una deroga a Franceschini (ma in questo caso era scontata) ma a garantire la rielezione di 30 parlamentari tra Camera e Senato di area dem.
La partita per il dopo Renzi è già iniziata.