Pd, i sospetti di Matteo e le elezioni anticipate
Dopo i risultati delle amministrative è tempo di analisi e di bilanci, secondo Matteo Renzi e i suoi fedelissimi a monte ci sono stati, da parte del Governo Gentiloni, dei grossi errori, errori che qualcuno dice anche essere stati deliberatamente voluti (come peraltro già scrisse Palazzi&Potere nelle scorse settimane).
Tra gli "scivoloni"imputati a Gentiloni sicuramente c'è lo ius soli, l'accelerazione sulla legge per la cittadinanza ha creato molte proteste ed insoddisfazioni che si sono poi tradotte in un calo elettorale nei comuni maggiori, se questo poi non bastasse secondo il segretario dem e i suoi anche il caso del maxi stipendio ad un noto conduttore Rai ha avuto un grosso impatto politico-mediatico.
Il colpo di grazia alle percentuali del Pd é poi arrivato con la richiesta, praticamente ad urne aperte, di 17 mld per il salvataggio delle popolari venete, insomma, un vero e proprio suicidio elettorale.
Matteo Renzi, secondo alcuni, ora potrebbe ritornare sull'idea di elezioni anticipate per cercare di fermare l'emorragia di voti dem il prima possibile, per salvare il salvabile.
Secondo i ben informati sulle questioni del Giglio magico anche un anticipo di pochi mesi potrebbe essere determinante, resta però lo scoglio di Sergio Mattarella, il Presidente della Repubblica infatti tutto vuole fuorché instabilità ed urne anticipate.