Pd, Primarie fatte a 'capocchia': tanto poi tutto s'aggiusta
Che credibilità hanno i risultati divulgati? Salta il software e addio trasparenza...
Cronaca di un dilemma insoluto: i risultati delle primarie dem 2017, sprazzi di comico su sfondo tragico, scrive il Fatto.
Domenica 30 aprile si vota in 6.448 seggi d' Italia per eleggere il segretario del Pd.
Ore 13:53 Il partito comunica: "Alle 12 l' affluenza è di 701.373 cittadini", non uno di più, non uno di meno.
Ore 19:08 Il Nazareno raddoppia: "Alle 17 hanno votato 1.493.751 di cittadini", manca un' ora scarsa alla chiusura. Ci sarà una proroga.
Ore 20:00 Il partito ha acquistato una programma telematico - un software - per consentire ai delegati dei candidati - Michele Emiliano, Andrea Orlando e Matteo Renzi - di assistere in diretta su Internet allo spoglio delle schede. I 6.448 presidenti di seggio devono inserire i numeri ufficiali nel sistema. Così i risultati prendono forma con lentezza, ma con trasparenza.
Ore 20:30 Il programma s' inceppa, non funziona. Il partito non controlla le operazioni locali, affidate alla sorveglianza degli apparati provinciali e regionali.