Pd, Prodi: la scissione è un suicidio
Si confermano le indiscrezioni di Affaritaliani Palazzi&Potere; Romano Prodi tenta la mediazione
"Faccio decine di telefonate, certo non sono indifferente alla scissione. Colloqui privati, tali rimangono". Romano Prodi si dice "angosciato" dalla rottura del Pd che sembra sempre più vicina e osserva, in un colloquio con Repubblica, che "nella patologia umana c'è anche il suicidio". Parla con molti protagonisti della vita del Partito democratico ma non rivela quale sia la sua posizione su chi, tra il segretario dem e la minoranza, ha sbagliato di più. "Pensa che mi rassegni? Non esiste - risponde Prodi osservando che le due 'gambe' su cui si reggevano l'Ulivo e il Pd sono una sparita, il maggioritario, e l'altra, l'Europa, non gode di buona salute - semmai mi intristisco. E se è vera la crisi di sistema che abbiamo descritto va affrontata, combattuta, sconfitta. Io non mi rassegno affatto". Secondo quanto scrive Repubblica le telefonate di Prodi sono state con Bersani, Renzi, Gentiloni, Enrico Letta e forse anche con Veltroni e D'Alema.