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Palazzi & potere
Pd, siete proprio sicuri che il Congresso si terrà prima dell'Europee?

Ma siete proprio sicuri che il Congresso Pd si terrà prima dell'Europee? Sicuri che Maurizio Martina scadrà come uno yogurt? Sulla carta è così ma la sostanza potrebbe essere ben diversa.

Occhio alla penna e al seguente passaggio approvato alla fine dell'assemblea, stiamo parlando del documento ufficiale, scrive La Verità: "Si avvia il percorso congressuale straordinario, i cui passaggi conclusivi verranno definiti dall'assemblea entro fine anno, in vista delle elezioni europee 2019". Tutto bene dunque? Mica tanto perché ora a mente fredda, a giorni di distanza dalla chiusura dell'assemblea dell'Ergife più di un parlamentare commenta profetico che "accadranno molte cose ancora nei prossimi mesi. Bisognerà vedere soprattutto a fine anno quale sarà il quadro politico. Se il governo gialloverde dopo l'estate dovesse cominciare a traballare o si andasse alle elezioni politiche anticipate chi si metterà a fare il congresso?". Già, vuoi vedere che proprio per questo non è stata fissata una data vera e propria? Insomma, nel Pd può ancora accadere di tutto. Anche che Matteo Renzi si ricandidi in futuro alla guida del Pd. Ipotesi che i fedelissimi si guardano bene dallo smentire. Anzi. Soprattutto se le europee dovessero rilanciarlo come leader degli europeisti insieme all'amico Macron e agli spagnoli di Ciudadanos.Intanto, anche nell'immediato, i problemi non mancano di certo al Pd. Il tema vero è "che fare" dei 5Stelle, ovvero se sfidarli politicamente sul loro stesso terreno a cominciare dal decreto dignità (cosa, si dice, auspicata anche dalle parti del Quirinale) per provare a spaccare la maggioranza di governo oppure se continuare la sdegnosa opposizione in stile Matteo Renzi al governo gialloverde. In attesa poi che si definiscano sfidanti e percorso congressuale (ammesso che il governo gialloverde non traballi troppo dopo l'estate e che quindi non si preferisca rinviare ulteriormente l'assise congressuale) c'è chi tenta di capire cosa vuole fare da 'grande' l'ex Minisitro Carlo Calenda. L'ultimo degli iscritti, ma solo per un fatto di ordine cronologico, starebbe meditando, si dice in ambienti del Nazareno, di ridare indietro la tessera. L'ex ministro dello sviluppo economico si è tesserato solo di recente, dopo la sconfitta elettorale, ma potrebbe cambiare idea per seguire altre strade. I rapporti con i principali esponenti del Pd sono mutevoli e probabilmente un altro tipo di avventura politica, più centrista, si attaglierebbe meglio alle sue legittime aspirazioni e alla sua formazione politica.

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