Pd, un partito sull'orlo di una crisi di nervi. Manca solo la 'scintilla'...
Punto di svolta le prossime amministrative
Dire che nel Pd siano tutti d'accordo con Renzi è perlomeno azzardato. Si fa prima a registrare che attorno al segretario si addensa l'apprensione di quadri e dirigenti di partito, non ben sicuri di quello che dovrebbe essere il percorso da seguire. Sta di fatto che sulla legge elettorale si laverà di colpo la maggioranza di governo, per la contrarietà di Alfano e la perplessità dei cattolici di "Democrazia solidale", mentre le aperture delle altre forze politiche di riducono al solito "soccorso gigliato" di Verdini e all'ipertattico gioco di sponda di Salvini.
Se questi sono i primi risultati, viene facile il sospetto di una certa incuria programmata, tanto per dimostrare l'inagibilità di un'intesa parlamentare e la richiesta del voto anticipato, anche forzando la mano al Presidente della Repubblica. Il problema però è che le mosse del leader democratico sono ormai largamente prevedibili, sicché l'effetto sorpresa - punta di forza del renzismo primigenio - non è più scontato. Anzi, non esiste più nemmeno per la pubblica opinione più distratta.
Cosa può accadere? Nel partito, si fa notare ad Affaritaliani, tra i maggiorenti schierati con il segretario, si prendono le misure. Non è solo Franceschini a nutrire dubbi sulla linea politica. Di lontano, fuori un po' da tutto, ma sempre con strumenti affinati di analisi e persuasione, Enrico Letta mette in guardia dall'avventurismo del suo successore a Palazzo Chigi. Prodi finanche quotidianamente si esercita a mettere i puntini sulle i, usando molto bastone e poca carota. Gentiloni assicura che non ci darà voto di fiducia, come avvenne sull'Italicum. Manca la scintilla in grado di innescare la ribellione, pure in barba alle primarie.
Ogni rivolta inizia da un nonnulla. Poi, nel caso di un ennesimo scivolone del partito alle amministrative, ben difficilmente si potrà girare la testa da un'altra parte. Gira e rigira, la partita di Renzi rimane incerta e inquieta: un po' inquietante per il Paese.