A- A+
Palazzi & potere
PRIMA PAGINA

Tutto quello che c'è da sapere dai giornali di oggi

 

Clinton-Trump, scontro al veleno

 

Attacco terroristico a Gerusalemme, Hamas rivendica

 

Riforme, resa dei conti nel Pd

 

Manovra, i conti sulle privatizzazioni non tornano

 

Sorpresa, Bolle conquista la tv

 

 

Politica e dintorni

Oggi pomeriggio direzione cruciale del Pd: si annuncia una resa dei conti fra il segretario Renzi e l’opposizione interna guidata da Bersani, Cuperlo e D’Alema, che renderà palese il voto contrario al referendum costituzionale del 4 dicembre. Fabio Martini sulla Stampa: “Il grande attacco a Renzi: il Pd vicino alla frattura e il dilemma del premier. Oggi in Direzione deve scegliere se usare il bazooka o tendere la mano ai dissidenti, tra i quali avanza Marino”.

 

Andrea Carugati su Repubblica riporta l’ultimo botta e risposta tra Renzi e Bersani: “«Bersani ha votato sì tre volte a questa riforma, se cambia idea ciascuno si farà una sua opinione…», «La solita ipocrisia di chi fa finta di non capire». Pd alla resa dei conti in direzione. Orfini: gravissima la chiusura dei dissidenti. Franceschini: «addolorato»”.

 

Sempre sulle pagine del giornale diretto da Mario Calabresi, il retroscena dai Carmelo Lopapa: “Il premier: «Io apro comunque, ma c’è chi vuol far saltare tutto. Il segretario pronto a discutere sulle modifiche all’Italicum, compreso il ballottaggio: «Sanno che faccio sul serio e allora hanno rotto prima». L’ex leader: Matteo doveva chiamarmi prima”.

 

Numerose le interviste ai big del Pd. Dario Franceschini sul Corsera: «La minoranza dem ci ripensi, presto le modifiche all’Italicum. C’è chi usa il referendum contro il premier». Ettore Rosato, capogruppo Pd alla Camera, su Repubblica: «Troviamo un’intesa o buttiamo via trent’anni di lavoro: una mediazione è possibile, ma serve l’accordo con almeno un pezzo delle opposizioni». Gianni Cuperlo sulla Stampa: «Quasi scissione, sta al leader scongiurarla. Decido oggi come votare al referendum».

 

Intanto Beppe Grillo ha chiuso a Sarzana la “marcia per la Costituzione” lanciata dal Movimento 5 Stelle in Liguria a inizio ottobre. Emanuele Buzzi sul Corsera: “Grillo in piazza: difendo la Carta. Ma la campagna 5 Stelle è «tiepida». La scelta low cost: anche con il No nessun grande vantaggio”.

 

 

Esteri

Francesco Semprini sulla Stampa: “Trump non cede e va all’attacco: «Bill Clinton è un violentatore». Donald Trump, nel mirino dell’establishment repubblicano per il video sessista passa al contrattacco accusando Bill Clinton di aver commesso violenze sessuali e la sua rivale Hillary, che nella notte lo ha affrontato nel secondo duello tv, di connivenza silenziosa”.

 

Intanto duecento big repubblicani voltano le spalle al Tycoon: «Non possiamo più votarlo». Federico Rampini su Repubblica: “Da Condoleezza Rice e a John McCain, establishment del partito ormai nel panico per il video con le frasi volgari del candidato”.

 

Sul giornale di Via Solferino intervista di Viviana Mazza alla scrittrice statunitense Joyce Carol Oates: «Scandalizzarsi ora è una cosa ridicola, Trump ha detto così tante cose crudeli e razziste dall’inizio della campagna. Le nazioni europee sono più razionali e meno maschiliste perché più laiche».

 

Sul Foglio Giuliano Ferrara: “Trump è una disgrazia per il pensiero libero, ve lo avevo detto. Con i Trump in giro non c’è spazio per lo spirito canagliesco della verità che non si dice o per l’innocenza del dito che indica la nudità dell’imperatore”.

 

Ieri un palestinese di 39 anni si è avvicinato a un gruppo di persone che aspettavano la metropolitana leggera a una fermata a Gerusalemme e ha iniziato a sparare, causando due morti e otto feriti. Carlo Panella su Libero: “L’attentato a Gerusalemme che spaventa l’Europa. Palestinese spara sulla folla in attesa del bus, due morti. Rischio emulazione da parte di jihadisti di casa nostra. L’uomo avrebbe dovuto entrare in carcere oggi per i suoi appelli a uccidere ebrei”.

 

Giordano Stabile sulla Stampa: “I sauditi nel pantano dello Yemen. La guerra ai ribelli sciiti Houthi in Yemen si sta trasformando in un pantano che mina la credibilità di Riad e rischia di mettere in discussione la storica alleanza con l’America”.

 

Su Repubblica intervista di Anais Ginori a Enrico Letta sul futuro dell’Ue: «Il nazionalismo è una trappola. L’Europa rafforza anche gli Stati. L’Ue si divide tra grandi e piccoli, ma non hanno capito che da soli sono tutti condannati a rimanere piccoli». Sulla questione migranti: «C’è stata debolezza nella risposta a chi era contrario alle quote. Chi prende contributi non può negare la solidarietà».

 

 

Economia

Paolo Baroni sulla Stampa: “Manovra, i conti sulle privatizzazioni non tornano: rischio buco di 2-3 miliardi. Già l’anno scorso il governo ha clamorosamente sbagliato previsioni. Aveva messo in conto di incassare lo 0,5% del Pil, all’incirca 8 miliardi, e invece si è fermato allo 0,1%”.

 

Sul Messaggero David Carretta: “Deficit, la Ue apre a uno sconto, ma sul 2018 ipoteca aumento Iva. Oggi Padoan e Moscovici all’Eurogruppo: lo sforzo richiesto scende sotto i 2 miliardi. I numerosi interventi non disinnescano definitivamente le clausole di salvaguardia”.

 

Proprio sull’aumento dell’Iva nel 2018, Antonio Signorini sul Giornale parla di “regalino di Renzi e Monti”: “Il conto per il 2018 del mancato aumento dell’Iva e delle accise salirà a quasi 20 miliardi. E diventerà sempre più difficile evitare un aumento che, peraltro, sarebbe particolarmente gradito dalla Commissione europea che nelle raccomandazioni specifiche per il Paese ci chiede di spostare il peso del fisco dalla produzione ai consumi”.

 

Su Repubblica una lunga analisi di Marco Ruffolo sull’“ingorgo della grandi opere”: una torta da 90 miliardi, “ma si sceglie senza serie valutazioni e ci sono conflitti di competenza. Per la difesa del suolo 800 milioni, 25 volte meno del necessario”.

 

Intanto la Grecia “si sente in svendita” dopo l’ultimo varo di nuove misure di austerità e proteste popolari. Vittorio Da Rold sul Sole 24 Ore: “Il governo Tsipras sta cercando di rassicurare l’opinione pubblica e c’è chi addirittura paventa la scelta di un’uscita unilaterale dalla zona euro”.

 

Sul Corsera un focus di Dario Di Vico sulla sharing economy: “Case, auto, cibo: così il ceto medio si sta salvando con l’economia condivisa. L’affitto degli appartamenti con le piattaforme Internet integra il reddito e fa nascere piccole imprese”.

 

 

Giustizia

Su Repubblica intervista di Liana Milella all’ex procuratore di Milano Edmondo Bruti Liberati, che replica alle parole di Giovanni Legnini, che ha richiamato i pm a indagini più accurate a difesa dell’imputato: «Legittimo criticare anche i magistrati, ma non scordiamo i politici condannati. Le toghe cercano i reati, i partiti devono punire il malcostume. Più attenti tutti alla presunzione di innocenza, ma guardiamo quanti processi in questi anni si sono chiusi con le condanne».

 

Sulle stesse pagine intervista di Conchita Sannino al sindaco di Napoli Luigi de Magistris: «Il Csm faccia mea culpa, non accusi i pm. Mi trasferirono perché svelai che c’era una questione morale nella magistratura».

 

Anna Maria Greco sul Giornale: “Toghe onorevoli e privilegiate: maturano anzianità e stipendi. I magistrati eletti in Parlamento hanno gli scatti come i colleghi in servizio, così arrivano al top della carriera”.

 

 

Informazione e Cultura

La direttrice di Rai 3 Daria Bignardi intervistata su Repubblica da Annalisa Cuzzocrea: “Rai 3 non sarà renziana, però il suo pubblico deve essere ringiovanito. Politics va male ma resta, pure Floris fece fatica a ingranare. Certo non va bene che Semprini cali”.

 

Sulla prima pagina della Stampa il commento di Alessandra Comazzi sul programma televisivo di danza condotto da Roberto Bolle su Rai 1: “Sorpresa, Bolle conquista la tv. Gli spettatori di «La mia danza libera» sono stati 4 milioni: un’enormità per questo programma compatto, finalmente non assurdamente lungo, che ha divulgato l’arte della danza, senza però svilirla, o trasformarla in macchietta”.

Tags:
prima pagina





in evidenza
World Press Photo, ecco la foto vincitrice del 2024

La “Pietà” di Gaza

World Press Photo, ecco la foto vincitrice del 2024


in vetrina
Fuorisalone, la guida di Affari agli eventi della Milano Design Week 2024

Fuorisalone, la guida di Affari agli eventi della Milano Design Week 2024


motori
DS E-TENSE FE23 in Nero e Oro per l'E-Prix di Monaco

DS E-TENSE FE23 in Nero e Oro per l'E-Prix di Monaco

Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.