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Palazzi & potere
Prodi-Pisapia: la grande tentazione del Nuovo Ulivo

Non sembra sia destinata a sfumare la suggestione di un aggiramento del segretario Pd, sempre più in ansia per le mosse che si susseguono, contro il suo tentativo di fissare la sua personale egemonia a sinistra, scrive La Verità.

Sulla legge elettorale si registrano ormai quotidianamente i distinguo e le polemiche, visto che l'abbraccio di Berlusconi si presenterebbe nella dimensione di una stretta asfissiante.

Renzi cerca di correre ai ripari, ma la pubblica opinione assorbe con crescente fastidio tutte le incongruenze della sua strategia politica. Una considerazione poco entusiastica, da parte di amici e avversari, mina la credibilità del giovane segretario Pd.

Ora che lascia filtrare, seppur a singhiozzo, la disponibilità ad aprire le liste, associando agli uomini del Pd spezzoni di rappresentanza parlamentare facente parte dell'attuale maggioranza di governo, nessuno mostra visibilmente di credere alle promesse dell'ex presidente del consiglio.

In realtà tutti sanno che Matteo Renzi non vede l'ora di aprire il partito alla società civile: gente giovane, comunque inesperta di politica e quindi più facilmente controllabile dal leader.

Si fa più greve, continua La Verità, la condizione di solitudine, tanto che in molti si chiedono se non abbia a prodursi uno scollamento tra il vertice del Pd e il vasto mondo degli elettori di centrosinistra.

Si aggiunga a questo squarcio di per sé allarmante l'indiscrezione rilevata da ambienti parlamentari secondo la quale Romano Prodi sarebbe pronto a consegnare il simbolo dell'Ulivo, ora stretto fortemente nelle sue mani, al leader di Campo progressista. Se così fosse, la lista dell'ex sindaco di Milano non sarebbe più relegata ai margini dello scacchiere politico.

Con il simbolo dell'Ulivo, Pisapia potrebbe ambire a un successo più rotondo rispetto alle magre ambizioni nutrite agli inizi della nuova avventura politica. Lo sbarramento elettorale non farebbe più paura.

In tal modo, Pisapia non avrebbe più bisogno nemmeno dell'apparentamento già promesso da Matteo Renzi per convincerlo a sostenere il rettore Micari nelle elezioni Siciliane. Ed è proprio per questo che l'ex sindaco di Milano ha risposto picche alle profferte del leader dem.

Tanto che c'è chi dice che la prossima mossa del duo Prodi-Pisapia sarà proprio quella di creare una lista 'nuovo Ulivo' subito dopo le elezioni siciliane. Un nuovo partito o movimento che possa fare da calamita per tutti gli ambienti Pd ed extra Pd delusi dal renzismo (Veltroni, Franceschini, Orlando in primis) con tanto di simbolo conferito dal 'vecchio' Prodi al 'nuovo' Prodi, ovvero Giuliano Pisapia.

Certo, se il Pd alle politiche del 2018 dovesse confrontarsi oltre che con Mdp anche col 'nuovo Ulivo' o con queste due formazioni unite assieme per Renzi e quel che rimarrebbe del Pd si farebbe veramente dura.

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