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Palazzi & potere
PRODI: ROTONDI, SEMPLICE FURTO IN CASA O 'VISITINA' DI FINE REGIME?

"Esprimo tutti i miei dubbi sulle finalità venali del furto avvenuto a casa del presidente Prodi: nemmeno i ladri più sprovveduti rischiano per 30.000 euro, e se si infilano in una residenza a via Santo Stefano vigilata da tutti i bolognesi che sanno chi ci abita, tanto sprovveduti questi ladri sicuramente non sono". Lo dice Gianfranco Rotondi. "Ogni cambio di regime è accompagnato da uno strano turismo di ladri nelle case dei politici della parte perdente: ricordo le case dei ministri di Berlusconi, tutte visitate dai ladri guarda caso a governo cadente, la mia e quella di Bossi in modo particolare più volte -prosegue l’esponente democristiano-. Non ho il prestigio di Prodi ma sono agli atti in questi giorni le denunce di intrusione nella mia abitazione romana, l’ultimo sventato da mia figlia che era in casa". "Nei periodi di passaggio di regime queste cose accadono, tant’è che per prudenza la mia casa l’ho già svaligiata io: resta qualche bomboniera tanto per consentire ai visitatori di simulare il bottino", conclude Rotondi.

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