Renzi, l'amico dei poteri forti difende Apple
Renzi in difesa del gigante Apple contro la liberalizzazione dei software. Se passa la legge, l'utente potrà usare altri sistemi su iPhone. Appena un anno fa l' allora premier Matteo Renzi annunciava trionfante che l' Apple avrebbe aperto la propria Developer Academy nella periferia di Napoli, a San Giovanni a Teduccio, scrive la Stampa. E' il primo Centro per Sviluppatori iOS in Europa, un progetto su cui Renzi si è speso molto e che aiuta a comprendere il suo imbarazzo e la sua furia per una legge che potrebbe compromettere il commercio dei device Apple in Italia. Una legge che però è stata già approvata alla Camera anche con i voti del Pd.
Il cuore della legge sta per essere calendarizzato al Senato. E all'articolo 4 due commi puntano direttamente a stravolgere i pilastri commerciali di colossi come Google, Microsoft e, in particolare, Apple.
In sostanza, seguendo il principio della «neutralità delle piattaforme» la legge afferma il diritto dell' utente a installare e disinstallare qualunque software, sistemi operativi, app su qualsiasi device, secondo una logica open source che trova in Quintarelli e nel M5S, che infatti ha collaborato alla legge, i più strenui sostenitori.
Adesso il tentativo di Renzi, già impegnato in un braccio di ferro con il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda sul ddl concorrenza, sarà di scongiurare l' ok definitivo in Senato.