Renzi/Gentiloni scoppia la lite
Il premier vuole durare ma con Renzi è scontro; si confermano le divergenze di vedute tra i due riportati da Affari nelle scorse settimane
UN PACCHETTO di nomine per stabilizzare il governo Gentiloni e la legislatura, con l' orizzonte del 2018 navigando più serenamente al Senato dove la maggioranza ha numeri scarsi. Ma su questo pacchetto si consuma la prima, sotterranea, tensione tra il premier e il suo predecessore Matteo Renzi, scrive Repubblica. Luigi Zanda presidente della commissione Affari costituzionali, ruolo chiave per il nuovo sistema di voto; Andrea Marcucci, iper-renziano nuovo capogruppo del Pd a Palazzo Madama, intesa sul giudice costituzionale chiamato a sostituire il dimissionario Giuseppe Frigo e patto per portare all' Agcom, l' authority che vigila sul contrasto tra Vivendi e Mediaset, Vito Di Marco, ex collaboratore del forzista Paolo Romani ma con 15 anni di militanza "dura e pura" nei Ds a Bologna, oltre a una competenza specifica nel settore delle comunicazioni. Questo è il pacchetto, continua Repubblica, che porta a un patto tra Pd e Forza Italia per modificare insieme la legge elettorale e portare avanti la legislatura. E che stabilizza la poltrona di Paolo Gentiloni. Ma in questo caso gli interessi del premier e del segretario del Pd non coincidono.