A- A+
Palazzi & potere
Centrosinistra: Renzi, retromarcia su tutto. Hanno vinto i rottamati

Le cronache politiche di questi giorni ci consegnano un primo verdetto. Matteo Renzi ha perso la sua scommessa di riformare la sinistra, scrive Sallusti sul Giornale, ha perso anche se dovesse riuscire a mettere insieme una coalizione, e financo se con quella coalizione riuscisse - cosa improbabile, ma non teoricamente impossibile - a vincere le prossime elezioni. Si era messo in testa che il suo Pd sarebbe stato libero dai lacci e lacciuoli della vecchia guardia e dei satelliti post comunisti, e per questo ha fatto fuori in questi anni, senza usare scrupoli, la classe dirigente che lo aveva preceduto. Ora, a pochi mesi dalle elezioni, si ritrova a ripercorrere quello stesso percorso all' inverso con il cappello in mano, elemosinando la benevolenza dei rottamati. E il motivo è semplice: da solo, il renzismo non andrà mai da nessuna parte, perché la politica è fatta di ideali e visioni ma soprattutto di numeri, senza i quali il tuo progetto è destinato a rimanere al palo.
Sul motivo per cui Renzi ha fallito l' obiettivo dell' autonomia abbiamo scritto tanto, continua Sallusti. Ma mai avremmo immaginato di vedere l' ex premier fare il filo manco fosse una bella donna all' ex sindaco di Milano Pisapia, certamente un galantuomo, ma anche il più comunista della compagnia e con un consenso personale scommetto vicino allo zero virgola. Per averlo in squadra, Renzi è disposto a dargli in cambio l' approvazione in extremis dello «ius soli», così come è disposto a rimangiarsi in tutto o in parte il «jobs act» (l' unica mezza riforma del suo governo che abbia avuto un qualche senso e utilità) per fare tornare a casa, almeno momentaneamente, Bersani e Camusso. E chi l' avrebbe detto che nel progetto renziano avrebbero avuto voce in capitolo un resuscitato Romano Prodi e il mega trombato ex sindaco di Torino Piero Fassino? Manca solo di vedere al tavolo delle trattative Occhetto e Bertinotti e poi è fatta, come nel Gioco dell' oca la sinistra torna alla casella di partenza.
Tutto questo non è un bene, e non solo per Renzi. Che se per miracolo dovesse andare al governo sarebbe ostaggio permanente di questa compagnia di ex e post comunisti. Se per formare la coalizione è disposto a barattare Pisapia con lo «ius soli», immaginiamo quali baratti potrebbe subire il Paese per permettere all' uomo di insediarsi e rimanere a Palazzo Chigi. Renzi non è più il nuovo e, comunque vada, mai più potrà esserlo. Hanno vinto i rottamati, da sempre perdenti ma di successo (D' Alema insegna).
 

Tags:
matteo renzirottamatirottamazione





in evidenza
Al via le riprese del primo docufilm sulla vita privata di Alberto Sordi

Guarda le immagini

Al via le riprese del primo docufilm sulla vita privata di Alberto Sordi


in vetrina
Meteo: freddo a ripetizione. Weekend gelido con neve

Meteo: freddo a ripetizione. Weekend gelido con neve


motori
Alfa Romeo, dal DTM alle Super 2000 in scena al Museo Alfa di Arese

Alfa Romeo, dal DTM alle Super 2000 in scena al Museo Alfa di Arese

Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.