Palazzi & potere
Renzi terrorizzato dal referendum sul Jobs Act
Un altro referendum, ansia Renzi. In primavera al voto sul Jobs Act
Se passasse sarebbe la fine della sua carriera politica (stavolta per davvero)
In primavera l'Italia tornerà alle urne: per il referendum sull'abolizione del Jobs Act, che dopo la riforma costituzionale rappresenta l'altro simbolo dei «mille giorni» di Renzi a Palazzo Chigi. È vero che la Consulta ancora non si è espressa, ma nel governo come in Parlamento scommettono che la Corte darà l'ammissibilità del quesito. In quel caso si andrebbe a votare in una domenica compresa tra il 15 aprile e il 15 giugno del prossimo anno. A meno di un ritorno al voto per il rinnovo delle Camere, che farebbe slittare il referendum di almeno dodici mesi.
Ma c'è anche una "terza via", ovvero che il governo Gentiloni ripristini l'articolo 18 in modo tale da rendere inutile il voto referendario. Cosa che a Renzi non piace perché sarebbe l'equivalente di una sua bocciatura. Manco a dirlo l'ipotesi preferita da Matteo è quello di andare a elezioni anticipate in modo da indire il referendum l'anno successivo. Nel frattempo lui potrebbe tornare a Palazzo Chigi e quindi gestire da par suo il referendum oppure le eventuali modifiche legislative per neutralizzarlo. Anche perché tutti in Parlamento danno per scontato che anche stavolta gli italiani, qualora si tenesse il referendum la prossima primavera, si recheranno in massa a votare contro....Matte Renzi (e il suo Jobs Act).