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Palazzi & potere
"Ridaremo ai romani e ai turisti il sogno di Roma"

Nell’ultima ricerca annuale di Euromonitor, che prende in esame i flussi turistici analizzando gli arrivi internazionali negli aeroporti, per il 2017 e le prospettive del 2018, Roma si piazza soltanto al 15esimo posto e perde ben tre posizioni rispetto all’anno precedente con i suoi 9 milioni e 700.000 visitatori internazionali. La classifica è guidata da Hong Kong con 29 milioni di passeggeri, seguita da Bangkok con 23 milioni, Londra è al 3° posto con 20 milioni e Parigi al 6° con 16 milioni. Ne abbiamo parlato con l’amministratore delegato di ‘’Zètema Progetto Cultura’’, Remo Tagliacozzo. Zetema è la società partecipata al 100% da Roma Capitale ed è l’azienda capitolina che opera nel settore della cultura.

Zetema in greco antico significa ‘’ricerca’’. In che modo onorate questa parola con le vostre attività culturali nella capitale?

Omaggiamo la ricerca cercando di essere sempre più inclusivi sia nei confronti dei cittadini romani sia nei confronti dei turisti che visitano la nostra splendida città. Offrire il meglio è nel Dna di Zetema che da 18 anni è un punto di riferimento per la cultura a Roma. La ricerca ha fatto in modo che possiamo offrire oggi servizi come la realtà virtuale aumentata come quello che facciamo all’Ara Pacis ad esempio. Nello spettacolo ‘’L’Ara com’era’’ ci sono dei fantastici contenuti di cui si può usufruire nel tardo pomeriggio, un’esperienza unica per il visitatore di vivere i momenti clou inerenti al monumento.

Cosa pensate apprezzino di più i turisti che vengono a Roma?

Per i turisti abbiamo uno straordinario strumento per visitare la città, la Roma Pass, l’unica city card turistica che include l'intera l’offerta culturale di Roma, per intenderci: dai Musei Capitolini al Colosseo includendo anche il servizio pubblico di trasporto. Offre infatti riduzioni e gratuità per accesso ai musei, utilizzo dei mezzi di trasporto, eventi, mostre e servizi. E il forte apprezzamento dei turisti è dimostrato da un trend di vendite sempre in crescita. Solo nel 2018 ne sono state acquistate circa 620.000. Inoltre, la Roma Pass si è recentemente arricchita della APP Vox Vatican Guide che consente ai possessori della card di avere un’audio guida sul proprio smartphone dei principali luoghi legati alla Roma Vaticana, Basilica di San Pietro inclusa.

Ma ci tengo a sottolineare che dallo scorso luglio esiste una card rivoluzionaria anche per i cittadini romani, la MIC card, ideata e voluta dal vicesindaco Luca Bergamo e fortemente sostenuta dalla sindaca Virginia Raggi. Si tratta di una card molto innovativa con la quale, pagando soli 5 euro, i residenti o gli studenti a Roma possono accedere illimitatamente a tutti i Musei Civici e ai siti archeologici della Sovrintendenza Capitolina per un intero anno. La MIC Card a gennaio scorso ha superato le 50.000 unità vendute.

 

Roma è in competizione con città europee come Londra e Parigi che però secondo quanto riportato da Euromonitor sugli arrivi internazionali hanno rispettivamente 20 milioni la prima e 16 milioni la seconda mentre Roma non solo slitta dal 12/o al 15/o posto ma ha 9 milioni e 700mila arrivi annui. Che cosa si può fare per essere all’altezza di queste città in termini di flusso turistico?

Va ricordato che lo Stato sostiene queste capitali, il finanziamento pubblico è quello che occorre per coprire il 70/80% delle spese. Anche il museo del Louvre ha un buon 70% di finanziamenti dello Stato che interviene e per 1/3 ha un contributo da parte di privati. Partendo da questo assunto, la possibilità che abbiamo come città, possedendo gran parte del patrimonio mondiale, è quello di fare rete. Ad oggi, Roma rimane a stento tra le prime dieci città per affluenza turistica. Bisogna fare gioco di squadra con tutte le istituzioni, sia romane che non. Ci sono dei luoghi a Roma dove per entrare bisogna fare ben 4 biglietti d’ingresso, quindi esiste ancora questa grandissima divisione che non aiuta né tantomeno facilita. L’esempio virtuoso della MIC card dimostra che quando le istituzioni si mettono insieme possono accogliere il doppio di turisti in più. Roma non deve essere vista solo come Roma archeologica, perché Roma è anche molto contemporanea, come dice spesso anche il nostro vicesindaco Bergamo.

Roma ha 14 milioni di turisti l’anno, intorno ai 9 milioni visitano il Colosseo. Questo vuol dire che il Colosseo ha la stessa affluenza di visitatori di città come Firenze e Venezia, con grandissimi problemi di affluenza. La difficoltà è aumentare la permanenza dei turisti, su questo bisogna lavorare molto di più e meglio.

Le lancio una provocazione. Non sarà che Roma, avendo troppo è dispersiva per quanto riguarda l’offerta culturale, rispetto a Londra e Parigi e nell’immaginario collettivo manca di connotazione e persino un po’ di ‘’sogno’’?

È difficile dare a una città come Roma una sola connotazione, il suo centro storico 7-8 volte quello di Parigi e come estensione è tutte e due le città di Parigi e Londra messe insieme. Roma ha le sue peculiarità e la prima è che è la ‘’città eterna’’ all’interno della quale ci sono almeno tre Rome, come ci indica il quartiere Eur che proprio in questi ultimi anni ha visto la rivalutazione di un certo tipo di architettura e non solo di un movimento artistico come quello Futurista. Io sono molto pragmatico, credo che sia necessario lavorare sul calendario ed essere attrattivi rispetto al turista che vogliamo accogliere. Per esempio, nel caso del Capodanno Cinese le istituzioni si sono mosse. Roma ha tante, troppe, connotazioni e non bisogna rinunciarci, ma è necessario avere una programmazione, una stagionalità negli anni su cui spingere a seconda di una o l’altra connotazione o aspetto della città che vogliamo darle. Bisogna fare in modo che quando si compra Roma, si compri l’evento, si compri la mostra e tutta una serie di cose che possono soddisfare il cliente a 360 gradi. Lo abbiamo visto siglando un accordo con il Vaticano, con cui non siamo concorrenti, ma anzi lavoriamo in sinergia. Il segreto è lavorare in questo modo rinunciando ai singoli egoismi che sono solo autoreferenziali e insistere sul brand ‘’Roma’’. Ridaremo ai romani e ai turisti il sogno di Roma.

La notte può essere sempre più uno spazio per diffondere cultura e usufruire di eventi come quello che fate ogni anno ‘’La Notte dei Musei’’?

Certo e lo abbiamo visto anche con la notte di Capodanno che è stata coordinata e organizzata da Zetema, grazie alla fiducia che ci hanno dato il vicesindaco Bergamo e la sindaca Raggi. Hanno partecipato 250.000 persone rispetto alle 80.000 dell’anno prima e abbiamo fatto +170% rispetto al 2017. Diamo un’offerta adeguata come abbiamo dimostrato il 31 dicembre e il 1° gennaio in cui Roma sembrava un paese gremito di gente con gli artisti di strada, con i saltimbanchi, con i musicisti. La gente era serena, felice. Roma la vedo proprio in questa ottica in cui tutti, famiglie e non, possono passeggiare e divertirsi per le strade della loro città. C’è voglia di viverla. Per due giorni abbiamo eliminato dalle strade 50.000 veicoli con un impatto ambientale molto positivo. Stiamo percorrendo la strada della sostenibilità proprio per ridare la città ai cittadini e donare benessere al cittadino anche come fruitore culturale.

La Notte dei Musei e Notte in Musica devono essere sempre più dei contenitori per tutti, quindi il museo è la scusa per fare musica, teatro, letteratura, per accogliere tutte le arti. Abbiamo il vantaggio che il nostro assessorato è così ampio che accoglie tutte le istituzioni.

Quali sono gli obiettivi di Zetema e i prossimi progetti?

La vera sfida è quella di valorizzare il grande patrimonio culturale di Roma senza snaturarlo troppo. Servizi come ‘’Il viaggio nei Fori Imperiali di Piero Angela’’ o quello che lanceremo al Circo Massimo sono la vera linea da seguire, cioè qualcosa che valorizzi Roma ma non la alteri, perché poi la vera tecnologia sono gli occhi. Tra i prossimi progetti c’è la mostra all’Ara Pacis dedicata all’imperatore Claudio che inaugureremo il prossimo 5 aprile e poi ci apprestiamo all’organizzazione della ricchissima Estate Romana.

 

 

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