Riina-Vespa - Rai, "danno d'immagine" mondiale. Parla Michele Anzaldi

"Alle istituzioni e ai familiari delle vittime di mafia che hanno chiesto alla Rai un passo indietro sull’intervista a Riina e le scuse per quello che è andato in onda, il servizio pubblico finora ha risposto con arroganza e derubricando dubbi e indignazione addirittura ad un tentativo di censura. Eppure ai direttori strapagati che hanno avallato una delle pagine più nere per la tv pubblica, che rimarrà purtroppo nelle cronache, non deve essere sfuggito anche il pesante danno di immagine subito dall’azienda a livello internazionale".

Lo scrive Michele Anzaldi, segretario della commissione di vigilanza Rai, e Affari propone in esclusiva le sue riflessioni sul caso Riina-Rai.

Anzaldi spiega. Chi si assume la responsabilità delle decine di articoli usciti sulla stampa estera che hanno stigmatizzato la scelta della Rai di dare quel tipo di spazio al figlio del boss Totò Riina? Dalla tedesca Faz alla Washington Post, da Le Monde e Le Figaro alla Bbc, dal Daily Mail a El Mundo, solo per citarne alcuni, molti giornali stranieri hanno parlato del pesante scivolone della Rai. Di fronte ad una situazione del genere, al parlamento che chiedeva al servizio pubblico quantomeno le scuse ai telespettatori, l’azienda con i suoi direttori ha tenuto un atteggiamento in alcuni casi addirittura offensivo nei confronti della memoria di chi ha dato la vita per la lotta alla mafia. In un’azienda privata un atteggiamento del genere sarebbe stato tollerato? Possibile che nessuno, neanche i mega dirigenti che hanno deciso di non rispettare il tetto agli stipendi dei manager imposto a tutte le amministrazioni e aziende pubbliche, si assuma la responsabilità di quello che è successo? Possibile che nessuno paghi per aver permesso a Salvo Riina di firmare la liberatoria solo dopo aver rilasciato l’intervista, e non prima, come accade per tutti?

Sebbene siano passati dieci giorni, continua Michele Anzaldi, il servizio pubblico può ancora dimostrare di aver capito gli errori compiuti, e ampiamente preventivati nel dibattito che ha preceduto la messa in onda dell’intervista. Possibile che, dalla presidente Monica Maggioni al direttore generale Antonio Campo Dall’Orto, fino agli altri direttori, nessuno si renda conto dell’offensivo scivolone commesso e non senta l’opportunità di una marcia indietro, o perlomeno dell’assicurazione che un caso del genere non si verifichi più? Dopo le interviste ai Casamonica e al figlio di Riina, che altro dobbiamo aspettarci?

Di seguito c’è una selezione degli articoli usciti sulla stampa internazionale sulla vicenda Riina/Vespa

-  Le Figaro

- Le Monde

- 7sur7 Belgio

- Abc Australia

- International Business Times

- Daily Mail

- Washington Post

- Bbc

- Version Final Venezuela

- Nanduti Paraguay

- El Periodico Spagna

- El Mundo

- Faz

- Stern