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Palazzi & potere
M5S, Sibilia del direttorio a tutto campo: dal referendum alle banche


Intervista esclusiva ad Affaritaliani a Carlo Sibilia, deputato e membro del Direttorio nazionale Cinquestelle


Che ne pensi del referendum costituzionale e di come è stato gestito dalle parti, in particolare da Palazzo Chigi?
Questa modifica della costituzione non la vuole nessuno. E' stata imposta dal governo. Per dirla con Calamandrei un affronto assoluto perché il governo non dovrebbe stare nemmeno seduto nei banchi quando si parla di riforma costituzionale ma in questo caso l'ha proprio proposta il governo. Imposta. chi ha votato questa riforma? il partito democratico soltanto con l'aiuto di Verdini, un condannato in primo grado per corruzione. Ed ha di fatto tenuto fermo il parlamento per mesi. bloccandolo senza dare la possibilità di discutere di reddito di cittadinanza, riforma delle pensioni, riforma della prescrizione, leggi anti corruzione e conflitto d'interessi, abolizione IRAP, sostegno alle PMI. Tutto dimenticato. Mentre hanno ben ricordato il jobs act e il salva banche. Nulla nell'interesse dei cittadini. Per cui questo referendum non ha scopo diverso. Favorire le modifiche chieste dalla banca d'affari JPMorgan il 28 maggio 2013.

 
Pensi che questa riforma costituzionale sia stata ispirata da qualcuno soprattutto a livello internazionale? I mercati ne hanno veramente bisogno per ripartire?
Allo stato attuale risulta più che evidente che questa riforma costituzionale è chiaramente parte di un percorso ispirato dalle banche d'affari che  sostenuto la fondazione di Renzi e il suo governo. Sono parte di un percorso che ha distrutto i diritti dei lavoratori con il Jobs act, ha fatto entrare le multinazionali nella scuola che con calma si prenderanno anche la nostra cultura e istruzione, le banche popolari che dovranno trasformarsi in SpA. Un percorso che culmina nella riforma costituzionale. Prima hanno cancellato le PMI dall'economia, poi hanno cancellato le banche che finanziavano la nostra economia e ora, con la riforma, si chiudono nella torre d'avorio per cancellare la democrazia e la partecipazione dei cittadini.

 
Cosa servirebbe invece al paese per rilanciarsi sul serio, sia a livello di riforme economiche politiche che sociali?
Al paese, ai mercati, all'economia serve soltanto una cosa : l'equilibrio. Equilibrio delle ricchezze, equilibrio delle forze, equilibrio della partecipazione e della possibilità di scelta. il primo passaggio è chiaramente il riequilibrio economico che si può fare soprattutto con una misura di giustizia e dignità che si chiama reddito di cittadinanza. Il RDC ridistribuisce le ricchezze dello Stato alle persone che in questo momento ne hanno più bisogno ovvero quelli che vivono sotto la soglia di povertà. Bisogna iniziare con questo passaggio. Che significa 17 miliardi destinati alle piccole e medie imprese cioè al 98% della nostra economia italiana. Infine ripartire con grossi investimenti attraverso la creazione di una banca pubblica sul dissesto idrogeologico e sulla messa in sicurezza del nostro patrimonio reale: l'ambiente.
 
Qual è e quale dovrebbe essere il ruolo dell'Europa?
L'Europa ha rinunciato al suo ruolo ovvero quello di aiutare i cittadini europei a riequilibrare le ricchezze a livello europeo. Ha fatto passare troppi treni. L'Europa sta diventando un carrozzone vecchio e molti lo stanno addanbonando. Vedi brexit. Si è fatta divorare degli interessi economici delle lobby. Forse è già troppo tardi. La mia esperienza dice che non ci sono mai stati rinsavimenti al cospetto di una crisi quindi dubito fortemente che accada ora. L'Europa così com'è ha le ore contate e presto nasceranno nuove alleanze. A meno che non si fermi l'orologio...
 
Un bilancio del Movimento 5 Stelle anche alla luce delle prime importanti esperienze governative come Torino e Roma....
L'unico nemico serio del movimento cinque stelle è il movimento cinque stelle stesso. Stiamo facendo tutto il possibile per andare avanti in maniera coerente e adesso il prossimo scoglio è governare bene nei posti dove siamo stati eletti. Le persone devono ben capire che il movimento cinque stelle non è fatto per una rivoluzione a metà quindi ho le cose cambiano fino in fondo oppure abbiamo solo cambiato le facce e assicurato che non si rubi più in maniera così spavalda. Sarebbe un grande passo avanti, ma non il nostro obiettivo. Dobbiamo realizzare il programma che abbiamo costruito facendo tornare il cittadino al centro della vita e il sistema pubblico efficiente a gestire le nostre vite.

Il centro-destra appare più che mai in mezzo al guado ed in cerca del rilancio mentre il Pd sembra fermo sulle gambe e interamente a rimorchio del premier. Qual è la sua opinione in proposito?
Io credo che questa sia la riproduzione plastica di un sistema finito. il sistema dei partiti non c'è più, non esiste. È un sistema che si sta accartocciando su se stesso perché è fondato sempre su una sola cosa: la dipendenza dal denaro. Ma il denaro purtroppo non lo controllano i partiti sono i partiti ad essere controllati dal denaro. I partiti a loro volta acquisiscono consenso attraverso i media che a loro volta anche questi sono tenuti in piedi dal denaro specialmente quello delle grandi multinazionali e banche che li sponsorizzano creando quindi un circolo vizioso, un sistema, fatto di questi tre attori. Un sistema che si regge in piedi soltanto se i cittadini sono d'accordo. ora che i cittadini stanno capendo anche perché hanno davanti agli occhi una forza politica onesta che glielo sta mostrando, allora, chiaramente, il gioco non funziona più per il sistema...ma inizia a funzionare per i cittadini.

Come si risolvono i problemi bancari del paese? Mi riferisco in particolare a Monte dei Paschi, Etruria e le banche venete. Come se ne esce?
Per uscire da un problema bisogna sempre chiedersi da dove si sia generato. Non possiamo far finta di non vedere che questo sistema oggi concede il grande privilegio di creare il denaro dal nulla ai banchieri che poi ne fanno ciò che gli pare semplicemente con dei meccanismi di regolamenti creati da oligarchie quindi da loro stessi. Lo prestano agli Stati e li indeboliscono. Il debito è un virus. Quando le banche private prestano dei soldi agli Stati stanno realizzando un attacco batteriologico. Il cittadino è completamente tagliato fuori. Come si esce? Facendo ritornare il cittadino parte attiva. Realizzando una grande opera. La grande opera non è il ponte sullo stretto di Messina ma è riprendersi la sovranità monetaria. Realizzare una banca pubblica per risolvere queste questioni con responsabilità. Basta al mercato delle speculazioni e della competitività fine a se stessa. Ma sì al mercato dell'equilibrio e del fine sociale sancito dall'art. 41 della nostra costituzione. Se si parte da questo concetto forse ce la facciamo. Se la costituzione la si rispetta e non la si cambia in peggio forse ce la facciamo.
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