Stretta intercettazioni: archivio segreto e via quelle inutilizzabili
Nove articoli in tutto e in pratica una sorta di rivoluzione, almeno per il modo in cui si è proceduto sino ad oggi. Il procuratore generale sarà responsabile della segretezza di un archivio riservato delle intercettazioni, che verrà appositamente istituito e protetto, scrive il corriere della sera.
Gli ufficiali di polizia giudiziaria, su mandato del pubblico ministero, potranno intercettare come prima, o quasi, ma a differenza di prima non potranno trascrivere, neppure in modo sommario, se non le notizie utili ai fini dell' inchiesta, materiale probatorio su cui si esprimeranno subito sia il pm che i difensori e il gip.
E dunque tutte le intercettazioni inutilizzabili - ovvero quelle contenenti dati privati, sensibili o comunque irrilevanti - non troveranno ingresso nei brogliacci d' ascolto, cioè nei verbali delle operazioni: saranno piuttosto indicate solo la data, l' ora e il dispositivo su cui la registrazione risulta essere avvenuta.
La delega che oggi approva il governo, dopo che il ministro della Giustizia ha avuto confronti con avvocati, magistrati, Garante della privacy e giornalisti, precisa che il pm è preposto a garantire la riservatezza della documentazione.
Al suo ufficio spetta la custodia, in apposito archivio riservato, del materiale irrilevante e inutilizzabile, con facoltà di ascolto e esame, ma non di copia, da parte dei difensori e del giudice.