Sussurri e grida dal Pd: Emiliano spacciato Renzi leader dimezzato
Il terrore dei Dem è la scarsa affluenza che renderebbe debole chiunque vincesse
Matteo Renzi rimane abbastanza confidente di vincere la partita congressuale Pd e di tornare sulla tolda di comando del partito ma il vero punto è un altro e cioè che se il quorum dei votanti il 30 aprile fosse troppo basso diciamo intorno al milione sarebbe comunque un leader debole e facilmente influenzabile dai maggiorenti del partito: esattamente lo scenario che Matteo non vuole, raccontano fonti confidenziali ad Affaritaliani Palazzi&Potere. Se poi ci mettete che ai congressi dei circoli i votanti saranno intorno al 50% ecco che la frittata è fatta.
Renzi è anche preoccupato dal fatto che tanti importanti giornaloni e imprenditori italiani storicamente di sinistra sono più portati a tirare la vota la volata ad Orlando piuttosto che a lui.
E poi c'è il problema dei problemi: la paura, che per Renzi è vero e proprio terrore, di dover trattare con Andrea Orlando qualora non riuscisse a superare il 50% al primo turno e quindi a decretare chi sarà il prossimo segretario Pd dovesse essere l'assemblea nazionale del partito.
Cosicché, Renzi se anche vincesse sarebbe un leader estremamente debole e le amministrative che ci sarebbero nel volgere di poche settimane per il toscano potrebbero rappresentare il colpo di grazia.