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Palazzi & potere
Tav, esplode la protesta. Ecco tutti gli insulti apparsi online...

Tra insulti e vaffa la rabbia del popolo grillino anti Tav esplode via social nella pagina facebook del leader 5 stelle Luigi Di Maio, dove ci sono gia' quasi 5 mila commenti al suo post, scrive la Dire. "Con il si alla TAV, avete firmato la vostra condanna a morte politica", afferma Simone, mentre non usa perifrasi Carlo: "Addio e Vaffanculo". Ironizza Federico "Avete finalmente trovato il modo per tirarvi fuori, facendo dire si a Conte. Una specie di mandato zero". Duro Lino: "Pur di conservare LA POLTRONA stai letteralmente umiliando tutti i principi fondativi del Movimento. E l'analisi COSTI-BENEFICI? Ma non ti vergogni?". Seguito a ruota da Francesco: "Abbiate il coraggio di dimettervi tutti, in primis Conte e poi il giggino. Stai distruggendo il movimento per mantenere la tua poltrona. Ripeto andate a casa tutti". Anche Paoletto se la prende con Di Maio: "Ma quando ci libererai della tua inutile presenza? Hai tradito su tutta la linea...a mai piu', traditore degli elettori". Tad sottolinea: ""La maggioranza in parlamento e' per il SI-TAV, lo sai gia' Giggino. Da oggi e' ufficiale: il M5S non governa nulla, e' inginocchiato a Matteo Salvini". Emanuel attacca: "Cosi da bravo Ponzio Pilato permetti a PD Forza Italia e Lega di avere la maggioranza declinando ogni responsabilita'. "Ma pensi che noi Italiani siamo cosi' scemi? Peggio del PD siete". Ma finiscila di fare il buffone. Sai benissimo che in Parlamento c'e' una solida maggioranza Si TAV", dice Michele. Ma c'e' anche chi difende il vicepremier come Roberto: "Mi fido di Conte e non denigrate Di Maio che altro dovrebbe fare?".

 

Gli attacchi più duri sono quelli sul blog delle Stelle, il portale che ha raccolto l'eredità del primo blog di Grillo: è qui che gli attivisti si scagliano duramente contro la decisione del premier Giuseppe Conte di andare avanti con la Tav, con accuse rivolte soprattutto al Movimento, accusato di aver tradito le istanze grilline, scrive l'Adnkronos. I 'vaffa' piovono, in ricordo del Movimento della prima ora. "Di solito non sono volgare, ma ora mi viene proprio spontaneo un bel 'Ma vaffa…!'...", si legge in uno dei tanti commenti. "Se date il benestare alla più stupida opera del secolo(alla pari del salasso del Mose ed ai costosi progetti per il lo stretto di Messina) che è il TAV siete finiti", scrive Paolo, mentre 'Scartabagat' lancia un'alternativa: "Non rimane che sperare in un m5s originale magari a guida Dibattista". "Siete ridicoli... traditori", fra gli altri, chiosa 'Randa'.

 

Non si puo' dire che sia stato un fulmine a ciel sereno, ma l'annuncio del premier Giuseppe Conte di un sostanziale avallo da parte del governo alla Tav e' per il popolo M5s un colpo duro da incassare, scrive l'Agi. A giudicare dalle prime reazioni social di alcuni eletti e militanti tra i piu' in vista, le parole di Conte potrebbero avere un effetto deflagrante sulla tenuta stessa di M5s, proprio nel momento in cui il capo politico, Luigi Di Maio, contava su un piu' volte annunciato processo di riorganizzazione per dare maggiore omogeneita' alla galassia grillina. Ora, come gia' emerge da alcuni post, il gruppo dirigente M5s sara' chiamato a dare risposte alle proteste e alla rabbia dei militanti. E cosi', mentre i capogruppo e Di Maio si preoccupavano di ribadire immediatamente la propria contrarieta' all'opera, sui social si e' assistito a un crescendo repentino di accuse di tradimento dei valori originari e di esplicite richieste di ritiro dal governo. Tra i piu' delusi, il senatore piemontese Alberto Airola, che ha fatto del contrasto alla Tav una delle sue battagle politiche segnanti. Sotto il suo post di sfogo mista a delusione (tra i primi ad essere pubblicati) in pochi minuti i commenti sono stati centinaia, e addirittura ha velocemente iniziato a circolare l'hashtag #tuttiacasa. Lucia scrive un laconico "mi dispiace ma questo e' troppo, movimento addio! Grazie per avermi regalato un sogno lungo 10 anni!". Come lei, Giulio constata che "sta finendo un po' tutto cosi' a dire il vero, sono piu' i dietrofront che le promesse mantenute" e annuncia "penso che revochero' la mia iscrizione". "La delusione e' tanta", dice Fulvia rivolgendosi direttamente ad Airola, prima di fargli sapere di aver "chiuso col Movimento", mentre Carmelo si sfoga scrivendo di aver "solo voglia di andarmene". Pochi, in proporzione a quelli di segno opposto, gli interventi in difesa dei dirigenti e dei gruppi parlamentari, e quasi sempre "stangati" dalle risposte: "L'opera e' troppo avanti - osserva Luigi - ci vorrebbe un voto parlamentare, ma mancano i numeri per fermarla, l'europa ha messo altri soldi per ridurre i costi, quindi ormai facciamola e basta, cosi la LEGA non avra' ancora altri cavalli di battaglia da usare contro di noi in campagna elettorale". Le risposte sono quasi tutte negative, alcune anche offensive, come quella di Davide che lo apostrofa come un 'si Tav' e ricorda gli amari calici gia' ingoiati col Tap, Ilva e Alitalia". "Gongolano", invece, i militanti o ex-militanti vicini agli eletti dissidenti, espulsi o transfughi dal Movimento. Il profilo della senatrice Paola Nugnes, sembra per il momento essere il luogo d'elezione di questa area: "Ok - scrive Roberto - tutto come previsto gia' da quasi un anno. Direi che ora e' il caso che vadano a casa per inaffidabilita' e incompetenza manifesta. Punto", mentre Monica suggerisce la chiosa chiedendo per il governo e per l'avventura grillina di maggioranza "un velo pietoso".

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