Ne parliamo con Lucilla De Luca, partner IMAGINE Communication
Trump cambierà davvero il modo di comunicare la politica americana? O alla fine sarà come tutti gli altri?
Al di la' delle questioni politiche e dei contenuti, la comunicazione sta cambiando sempre più con l'utilizzo, a volte smisurato o comunque non corretto, anche dei social network. Già in passato ne avevamo avuto esempio ma in queste elezioni quel che è successo con Trump per Twitter (gli è stato vietato di usarlo verso la fine della campagna ed ora ha annunciato che ne riprenderà l'uso facendolo lui stesso) o con H. Clinton che addirittura ha tirato in ballo Facebook e profili non gestiti come una della cause della sua sconfitta, sono un esempio eclatante.
Altra nota sui contenuti, molto aggressivi, poi con un tono immediatamente diverso, più "diplomatico" una volta annunciato il risultato.
Ultimo ma non meno importante l'avvalersi di fonti accreditate (vedi i sondaggi) che hanno portato alla pubblicazione di notizie rivelatesi poi un flop per tutti, con le previsioni "sbagliate" che hanno fatto si che un colosso come il New York Times venga deriso e sbeffeggiato dal neo eletto presidente.
Cambierà? Molto probabilmente si, con tutte queste premesse, anche considerando il personaggio Trump, che a noi italiani ricorda molto qualcosa.
Quali ripercussioni potrebbero esserci nel mondo delle "relazioni", nel modo di comunicare?
La comunicazione è ormai globale da ogni punto di vista. E permette a tutti di essere partecipi , non protagonisti, in qualunque situazione, cosa che spesso però rimane a livello superficiale, senza i dovuti e necessari approfondimenti. Tutto viaggia ormai a grande velocità ma per comunicare e informare o informarsi bisogna conoscere SEMPRE bene l'argomento e non arrivare a conclusioni semplicistiche. Di qualunque tema si tratti. In termini di relazioni sul piano internazionale bisognerà vedere cosa succede, partendo dal muro con il Messico o dalla Brexit ad esempio, o comunque nei rapporti tra le diverse situazioni.
E per l'Europa a tuo avviso ci saranno novità, nuovi approcci e cambiamenti da parte delle aziende e delle istituzioni, mi riferisco in particolare alle multinazionali e alle istituzioni sovranazionali.
Non credo che immediatamente ci saranno effetti del genere in Europa, ma certamente le multinazionali prima e tutti poi dovranno sempre più guardare cosa succede nei paesi in cui operano e al di là dei confini del proprio operato, per confomarsi al contesto e rispondere se non meglio anticipare le esigenze del proprio pubblico.