Ue, Renzi le spara grosse e pretende uno sconto da 10 miliardi
Ma la Ue non ci sta
Il primo passaggio è quello del Def (10 aprile). Il secondo è la correzione di bilancio da 3,4 miliardi (in realtà un miliardo sarà scomputato per il terremoto), da "calare" dopo Pasqua e il terzo è la preparazione della manovra per il 2018, la cui entità è ancora tutta da determinare, scrive la Stampa.
Passaggi sui quali Matteo Renzi, dopo i primi congressi di Circolo del Pd, sentendosi di nuovo l' azionista di maggioranza del governo, ha chiesto una correzione di bilancio senza aumenti di imposte dirette o indirette, anche perché - ha avvisato l' ex premier - la "manovrina" dovrà essere presentata in Parlamento attorno al 20 aprile e una decina di giorni prima delle Primarie del Pd è "vietato" rendere malmostosi gli elettori.