VISTI DALL'ESTERO
Quello che dicono di noi: la stampa internazionale
LE FIGARO
Il quotidiano francese passa in rassegna i fattori che nei prossimi mesi potrebbero destabilizzare i mercati europei. L’esito delle elezioni americane, le politiche monetarie della Bce ma anche il referendum costituzionale che si terrà in Italia il 4 dicembre. “In caso di vittoria del No ci sarebbe un periodo di instabilità politica”, osserva Pascal Bernachon di Kbl (società che raggruppa banche private in diversi paesi d’Europa).
FINANCIAL TIMES
Vincent Bolloré aumenta la sua quota in Vivendi, anche in vista dei nuovi accordi su Mediaset Premium. Il finanziere bretone, già primo azionista del gruppo francese con il 15% del capitale, ha superato le soglie del 20% del capitale e dei diritti di voto della società, grazie ad una serie operazioni.
WALL STREET JOURNAL
La Gran Bretagna è diventata il posto ideale per fare acquisti di lusso a basso costo. Dal voto del referendum che ha sancito la Brexit la sterlina si è costantemente deprezzata. La valuta britannica per la prima volta è arrivata a valere meno dell’euro. Nell’articolo di Saabira Chaudhuri e Simone Zekaria una guida per scegliere i capi d’abbigliamento “luxury” più convenienti da acquistare nei negozi della Gran Bretagna.
NEW YORK TIMES
Nel corso dell’ultimo Angelus Papa Francesco ha nominato diciassette nuovi cardinali, tredici con meno di ottant’anni e dunque elettori in un eventuale conclave. L’articolo firmato da Laurie Goodstein mette in evidenza la nomina di tre nuovi cardinali provenienti dagli Stati Uniti (dopo che per due concistori gli Usa non avevano visto scegliere loro rappresentanti). Bergoglio ha scelto tre vescovi con posizioni dialoganti capaci di impegnarsi su problemi come la giustizia sociale e l’immigrazione.
SPIN TEAM