Viva la Rai; ecco chi ha "vinto" il referendum

DA GENNARO SANGIULIANO A BIANCA BERLINGUER ECCO  IL FRONTE DEI VINCITORI IN RAI

Lo schieramento dei giornalisti Rai che si sono apertamente dichiarati per il No si contano sulle dita di una mano. Sono stati definiti, a seconda delle letture, completamente folli o meritevoli coraggiosi. Apre il fronte un nome molto apprezzato ma non notissimo al grande pubblico: è il giornalista calabrese Alfonso Samengo, vicedirettore della testata Rai Parlamento, fiero e dichiarato anti renziano da sempre, al punto da aver pubblicato ad aprile  la scheda del referendum sulle trivelle vergata con l’appello “Andate a votare”, in aperta polemica con le indicazioni del Premier. E questo avveniva quando Renzi era ancora il temuto super boss. Si alzano anche le quotazioni di un fine intellettuale come il napoletano Gennaro Sangiuliano, che il mantra del no lo ha scandito per mesi e mesi, totalmente isolato nel super renziano Tg Uno.  Sangiuliano, autore di best seller come l’ultimo “Hillary. Vita e potere in una dynasty americana” pubblicato da Mondadori, ora può veramente aspirare a un’importante direzione per il fiuto politico e per il coraggio che ha dimostrato.
Sale anche la coriacea Lucia Annunziata. Il suo editoriale pro no sull’Huffington Post (unico caso in tutto il gruppo Repubblica), ha creato non pochi malumori a Palazzo Chigi e fra i dem renziani. Eppure chi la conosce sa che la giornalista sarnese continuerà a tartassare tutti i suoi ospiti domenicali con uguale ferocia e che neppure quelli del No non potranno contare su sconti e particolari benevolenze.
Si rafforza anche Bianca Berlinguer, che ha un prodotto di successo e un posizionamento politico chiaro, per quanto in Rai c’è chi fa notare che il suo Cartabianca rispetto a Geo&Geo perde un punto e mezzo, indebolendo il Tg3 di Luca Mazzà. Ma tant’è, Bianca è riuscita in un’impresa non scontata: introdurre la politica dura quando le casalinghe iniziano a preparare la cena.
Fra i non appartenenti al fronte del No si rafforza Antonio di Bella, che ha garantito massimo pluralismo nella sua rete allnews e vanta ascolti corposi. Potrebbe dunque aspirare alla direzione di un nuovo soggetto Rai che fonda TgR e Rainews. Staremo a vedere.