Vivendi, Bollorè ha paura: "Inaccettabile un veto su Telecom". E perchè mai?
I francesi di Vivendi temono che il governo italiano possa alzare, addirittura, il cartellino rosso. Hanno paura che Palazzo Chigi - forte dei super poteri scritti nella legge 56 del 2012, quella sul "golden power" si spinga fino a vietare loro la conquista di Telecom Italia. Quella legge prevede, in linea teorica, che il governo italiano possa bloccare un' acquisizione di un' azienda quando questa è attiva - come Telecom Italia - in settori di importanza strategica. Vedi, comunicazioni e difesa. Ma quello che finora sembrava uno scenario ipotetico - con Palazzo Chigi che addirittura impedisce l' assalto francese - adesso è un' eventualità possibile. Al punto che Vivendi, in una comunicazione formale al nostro governo, mette le mani avanti avvertendo: questo specifico caso, cioè il nostro ruolo crescente in Telecom Italia, «non è suscettibile di fondare l'esercizio di un vostro potere di veto», scrive Repubblica.
Il documento - prime indiscrezioni ieri mattina sul Sole, ora nelle disponibilità di un senatore di maggioranza - affronta in una chiave tutta giuridica la defenestrazione dell' ormai ex ad di Telecom Italia, Flavio Cattaneo. Il governo - con l' unità di crisi che dovrà applicare la legge sul "golden power" - ha chiesto conto a Vivendi di questa mossa. Attenzione: i francesi erano del tutto liberi di licenziare Cattaneo. Ma una simile prova di forza - secondo Palazzo Chigi - è la pistola fumante. Può dimostrare cioè il controllo di fatto (francese) su Telecom Italia.