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Parlamento, Fico eletto presidente della Camera. Casellati al Senato

Eletti i presidenti delle Camere grazie all'intesa tra Movimento 5 Stelle e Centrodestra. A Montecitorio è stato eletto Roberto Fico (M5S), a Palazzo Madama - dove le operazioni sono state decisamente più lente - è arrivata pochi minuti dopo la proclamazione dell'azzurra Maria Elisabetta Alberti Casellati. Le votazioni sono ripartite alle 10 e 30 ma i deputati di Forza Italia non hanno partecipato alla prima 'chiama' della quarta votazione di Montecitorio: una mossa tattica in attesa di verificare la tenuta dell'accordo al Senato. Alla seconda 'chiama' si sono presentati e hanno votato Fico. E nel momento in cui è stato raggiunto il quorum (fissato a quota 311, maggioranza dei presenti) è scattato un applauso.

"Anche questa è una giornata che non dimenticheremo mai", ha scritto Luigi Di Maio, su Instagram, "Sono assolutamente felice, emozionato e orgoglioso che le Camere comincino a votare e della compattezza del centrodestra", ha dichiarato invece Matteo Salvini mentre lo scrutinio non era ancora concluso. Se tutti fossero stati ligi, a Montecitorio la sua coalizione avrebbe potuto contare su 263 voti, oltre ai 223 dei grillini, per un totale di 486. A Palazzo Madama, invece ci sono 138 seggi del Centrodestra più 112 del M5S. Il resoconto finale di Montecitorio riferisce invece di 620 presenti e votanti (su 630), con 422 voti per Fico, 102 per Giachetti, 7 per Fraccaro, 3 per Brunetta, oltre a 5 dispersi, 60 schede bianche e 21 nulle. Casellati invece ha vinto con 240 voti, davanti a Fedeli 54, Calderoli (3), Roberta Pinotti (2), Liliana Segre (2), Maurizio Gasparri (1), Paolo Romani (1) e Luigi Zanda (1) oltre a 14 schede bianche e una nulla.

"Sono emozionato a rivolgermi a tutti voi e a tutti i cittadini, grazie per la fiducia per l'incarico di alta responsabilità, è un onore che omaggerò con imparzialità e desidero rivolgere il mio saluto al presidente della Repubblica Sergio Mattarella garante dei valori della Costituzione", ha dichiarato Fico, accolto sullo scranno da un applauso scrosciante dei 5s. Entusiasmo replicato quando ha citato come obiettivo la razionalizzazione dei costi della politica e il "superamento dei privilegi" (clicca qui per leggere il discorso innovativo del neo-presidente della Camera Fico).

Casellati, invece, prima donna a rivestire la seconda carica dello Stato, ha definito la sua elezione "un onore e una responsabilità che sento doveroso condividere proprio con tutte le donne che con le loro storie, azioni, esempio, impegno e coraggio hanno costruito l' Italia di oggi; un grande Paese democratico e liberale in cui nessun obiettivo, nessun traguardo è più precluso". E sullo scenario politico ha sollecitato "unità di intenti nel rispetto della diversità", rilevando che il voto "ha imposto una macroscopica innovazione".

L'intesa decisiva è arrivata dopo un vertice mattutino del Centrodestra che ha ribaltato gli scenari costruiti nella notte. Tramontata nel giro di poche ore la candidatura cinquestelle di Riccardo Fraccaro a Montecitorio. Il suo nome era stato annunciato attorno alla mezzanotte dai capigruppo in pectore Giulia Grillo e Danilo Toninelli. Da Palazzo Grazioli, però è arriva la frenata: Berlusconi, Salvini e Meloni hanno garantito la presidenza della Camera al Movimento ma il nome preselto non è quello di Fraccaro. E Luigi Di Maio, all'assemblea dei gruppi parlamentari, ha annunciato Roberto Fico.

In mattinata, Riccardo Fraccaro, Alessandro Di Battista, Alfonso Bonafede e Stefano Buffagni si erano incontrati con Di Maio e Beppe Grillo all'Hotel Forum prima di spostarsi in Parlamento. "Sono molto ottimista, a breve vedrete cosa succederà", aveva dichiarato il capo politico pentastellato.

Le convulse ore serali e notturne avevano portato anche ad un altro - ennesimo - colpo di scena nel Centrodestra: il passo indietro della forzista Anna Maria Bernini, indicata per il Senato dalla Lega in oltraggio al candidato Paolo Romani scelto da Silvio Berlusconi. Stamattina si è ripartiti alle 9 quindi con un vertice dai toni della resa dei conti. Sul tavolo proprio il nodo di Palazzo Madama. Il lavoro diplomatico ha promosso l'ipotesi di una ricucitura interna al centrodestra sul nome di Maria Elisabetta Alberti Casellati, berlusconiana, ex sottosegretaria alla Salute e già componente del Csm. Una novità che alla fine ha incontrato il via libera di tutti, anche quello del M5S. Sarà la prima donna presidente di Palazzo Madama.

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