Pd-Leu, intesa sul voto nel Lazio. Zingaretti sarà il candidato unico
Grasso-Boldrini, crisi (per ora) rientrata
"In questi giorni ho portato all'attenzione del presidente Zingaretti le richieste emerse dall'Assemblea dei delegati di Liberi e Uguali del Lazio sul profilo politico e sui punti programmatici in tema di sanita', mobilita', ambiente, gestione dei rifiuti, lavoro. Ci sono tutte le condizioni per costruire un'alleanza di sinistra, pertanto "Liberi e Uguali" sosterra' la candidatura di Nicola Zingaretti come presidente alle prossime elezioni regionali". Annuncia così in serata il leader di Liberi e Uguali Pietro Grasso l'accordo con il Pd per le elezioni amministrative nella Regione Lazio, accordo che fa confluire il sostegno della ex minoranza Dem sul candidato del Pd Nicola Zingaretti.
Dopo il niet dell'assemblea lombarda di LeU al sostegno a Giorgio Gori, i dem speravano di portare a casa almeno quello sul governatore del Lazio che rappresenta ora un ottimo lasciapassare per la riconferma. Sull'argomento non c'eera unanimita' di vedute dentro il progetto guidato da Grasso. Parte di Sinistra Italiana era contraria a qualsiasi forma di aiuto ai Dem il che ha generato "tensioni", come spiegano fonti interne, anche durante l'assemblea di venerdi'.
Si spiega anche con questo il documento che ha accompagnato il mandato a trattare affidato dai delegati a Grasso. Un documento contenente punti programmatici assai stringenti, che vanno dalla Sanita' (con l'assunzione dei precari e l'abolizione del ticket) ai Trasporti e alle Infrastrutture (con il no alla nuova tratta stradale Roma-Latina). Grasso, tuttavia, si era mostrato ottimista. "Oggi arriveremo certamente a una conclusione", aveva detto stamane il presidente del Senato, "spero sia positiva".
Grasso, in qualita' di leader del nuovo soggetto politico LeU, si è impegnato in prima persona. Forse anche troppo, a giudicare dalle polemiche innescate dalle dichiarazioni con cui ha rivendicato a se' l'onore e l'onere dell'ultima parola. Laura Boldrini non avrebbe apprezzato e, oggi, il capo di Leu ha sottolineato che e' "corretto che ognuno dica la propria opinione" all'interno di un movimento, "secondo un metodo democratico, si ascoltano tutte le voci, con la responsabilita' finale di portare a sintesi le idee pluralistiche di un progetto".
Parole accolte con favore da Laura Boldrini che, tuttavia, avverte: "Sarebbe paradossale se" dopo aver rimproverato al Partito democratico una deriva personalistica, Leu cadesse nello stesso errore". Crisi rientrata, almeno per il momento.