Pd, Lotti: "Alle Europee il Pd dovrà esserci con il nostro simbolo"

Intervista di Affaritaliani.it a Luca Lotti, deputato renziano del Partito Democratico, ex ministro per lo Sport ed ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all'Editoria.
Alle Politiche del 2018 Lotti è stato eletto alla Camera nel collegio uninominale di Empoli, sua città natale.

Il neo-segretario del Pd Nicola Zingaretti in Assemblea ha detto che "deve cambiare tutto" perché "serve un nuovo partito". Che cosa ne pensa?
"Beh, questa è una domanda che per correttezza dovreste rivolgere al segretario. Era comunque un passaggio della sua lunga relazione nella quale, in modo approfondito, ha illustrato idee e proposte per il Partito democratico. Per quanto mi riguarda, credo che ci sia bisogno di un partito che abbia voglia di tornare a stare tra la gente, a occuparsi dei problemi degli italiani come ha fatto in passato ma tornando a farlo con nuove modalità e con una nuova convinzione".

Parlando di Europa, Zingaretti ha detto “da Tsipras a Macron” per arginare destra e sovranisti. È la strategia giusta?
"Intanto diciamo che si sta parlando, finalmente, di come affrontare le elezioni europee e di come arginare la pericolosa avanzata della destra e dei sovranisti. Sarà, senza dubbio, una campagna elettorale dura e difficile, ma dovremo farla spiegando bene ai cittadini perché e come, da europeisti convinti, vogliamo un’Europa diversa. Se poi il Pd avrà altri compagni di viaggio che vogliono dare una mano per un obiettivo condiviso io non ci vedo nulla di negativo. Una cosa è certa però: il Pd dovrà esserci con il nostro simbolo".

In vista delle elezioni europee del 26 maggio, il Pd dovrebbe presentarsi da solo o con una lista di Centrosinistra nuova e allargata ad altre forze (PiùEuropa, Liberi e Uguali, Verdi etc...?
"Su questo il segretario ha annunciato la sua linea e nelle prossime settimane necessariamente il quadro sarò definito. Oggi mi limito a sottolineare due aspetti, per me non secondari: la legge elettorale per le Europee è proporzionale, quindi diversa da quella per le elezioni politiche e poi non dimentichiamo che si vota per andare a comporre i gruppi che sono al Parlamento europeo. In ogni caso credo che il Pd sarà in grado di presentare agli elettori dei candidati autorevoli".

Che ruolo avrà Matteo Renzi nel nuovo Pd di Nicola Zingaretti?
"Mi sembrava strano che non ci fosse una domanda su Matteo Renzi! (ride, ndr) A parte le battute, Matteo ha spiegato e ribadito più volte il suo impegno all’interno del Pd. Mi pare che le battaglie civili e culturali che sta portando avanti siano uno stimolo positivo per tutti".

Pensa sia possibile una collaborazione con Forza Italia in quanto opposizione al governo Conte?
"Il tema è un altro, e mi spiego. Io sono convinto che tutte le forze che, realmente, si oppongono a questo Governo del falso cambiamento possano avere un obiettivo comune; poi, che le opposizioni lavorino per smascherare le menzogne di questo Governo la vedo come una cosa positiva. Ovviamente ognuno lo fa in base alle proprie priorità e alle proprie proposte. Il Pd, da parte sua, sta facendo un’opposizione chiara, netta e decisa".

Pensa che sul salario minimo e su altri temi del M5S ci possa essere un dialogo con i 5 Stelle?
"Guardi, i temi dei 5Stelle si stanno rivelando palesemente delle bugie. A farne le spese purtroppo è l’Italia. Su questioni decisive per il futuro del nostro Paese stanno emergendo tutti i limiti di questo Esecutivo: sulla Tav, sul Tap, sulle politiche economiche, l’elenco sarebbe lunghissimo. Ecco perché, oggi più di un anno fa, non aver fatto un accordo con il M5S è stata la migliore scelta".

Secondo lei, quale sarebbe un buon risultato per il Pd il 26 maggio alle elezioni europee?
"Non sono abituato a guardare i sondaggi come un oracolo, tantomeno a fare previsioni. Possiamo dire che il Pd farà bene se riuscirà a convincere gli italiani che un’altra Europa è possibile: ed è l’Europa “libera e unita” che aveva immaginato Altiero Spinelli".

Che cosa pensa del rilancio dell'Ulivo di prodiana memoria? Scelta giusta?
"Ogni stagione politica ha i suoi schemi. Ma nelle prossime settimane mi concentrerei sulla campagna elettorale per le Europee: per tutte le altre riflessioni direi abbiamo il tempo dalla nostra parte".