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Politica
Pd, Andrea Orlando pronto a candidarsi. Con lui 39 su 52 Giovani Turchi

Andrea Orlando sta seriamente valutando l'ipotesi di candidarsi alla segreteria del Partito Democratico contro Matteo Renzi.

 

A confermarlo ad Affaritaliani.it è una fonte vicinissima al ministro della Giustizia. Nella giornata di ieri si è tenuta una riunione parlamentari dei Giovani Turchi, componente del Pd che finora ha fatto capo a Orlando e Orfini, e il documento del Guardasigilli ha ottenuto 39 voti su 52. La stragrande maggioranza di questa importante correnta, la seconda dopo quella di Dario Franceschini, ha di fatto isolato il presidente del Pd "troppo appiattito sulle posizioni del segretario uscente". Orlando scioglierà la riserva, ovviamente, soltanto dopo l'assemblea di domenica prossima e l'avvio ufficiale della fase congressuale ma la sua candidatura viene data al momento come "molto probabile".

Battaglia sui tempi del congresso e delle primarie dem. Renzi le vorrebbe il prima possibile (fine aprile) mentre Orlando ha una posizione intermedia (rispetto all'autunno come chiede la minoranza di Bersani) facendo prima una conferenza programmatica e solo dopo passare alla conta popolare. Quanto alle elezioni, i fedelissimi del ministro della Giustizia assicurano che ormai la finestra di giugno si è chiusa definitivamente e che al voto "non si andrà prima della fine di settembre".

Dipenderà dal congresso Pd e dalla legge elettorale ma al momento l'ipotesi autunno e inizio 2018 hanno entrambe il 50% di possibilità. Orlando intende scendere in campo con il suo profilo personale e quindi non chiederà ai bersaniani e ad Emiliano di sostenerlo. E' però evidente che la minoranza sull'orlo della scissione potrebbe trovare nel Guardasigilli il candidato ideale per provare a restare nel partito sfidando Renzi. Per il momento Area Dem di Franceschini (80-90 parlamentari) fa trapelare fedeltà all'ex presidente del Consiglio ma al suo interno si registrano "molti malumori" per una posizione troppo schiacciata sul segretario. Tra i fedelissimi di Orlando ci sono certamente il sottosegretario Silvia Velo, Antonio Misiani, Michele Bordo, Daniele Marantelli, il senatore Daniele Borioli e Anna Rossomando.

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scissione pdmatteo renziandrea orlandorenzi orlando pd





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