#ciaone? Ci vediamo a ottobre... Effetto boomerang, ansia nel Pd
Cresce in rete la voglia di vendetta contro il governo
'Ciaone'? Ci vediamo a ottobre... Sui social network si scatena la rabbia per il tweet di domenica di Ernesto Carbone, il renziano doc che con quel suo #ciaone di fatto prendeva in giro gli organizzatori e i sostenitori del "sì" alle referendum sulle trivelle. E così sta accandendo proprio quello che Matteo Renzi temava, ovvero la trasformazione della consultazione popolare dell'autunno sulle riforme istituzionali in un referendum sul premier e sul governo. Tantissimi in rete - da ex Pd a Sel, dalla Lega ai 5 Stelle passando per Fratelli d'Italia - promettono "vendetta" sul voto confermativo del ddl Boschi.
A questo punto a Palazzo Chigi sono sempre più preoccupati e non a caso Renzi ha cominciato ad affermare che il voto sarà sul nuovo Senato e sulle modifiche della Costituzione. Anche se ormai probabilmente è troppo tardi: di fatto il referendum di ottobre sarà non tanto sulle riforme approvate dal Parlamento ma sullo stesso presidente del Consiglio. Ed è per questo che i fedelissimi del premier sono furioso per quel tweet di Carbone che, di fatto, si sta trasformando in un pericolo boomerang.
Un'arma che le opposizioni - specie sui social - stanno utilizzando per dare appuntamento al Pd e al premier a ottobre. Internet non dimentica e ora la preoccupazione è che monti una vera e propria campagna di mobilitazione e che le opposizioni - divise e litigiose - possano trovare nella "vendetta" a Renzi e ai renziani quel minimo comun denominatore potenzialmente devastante per il governo e per il futuro politico del presidente del Consiglio.