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Politica
Pd, Renzi lascia e fa un suo partito. Ormai è fatta. Il progetto

 

Riceviamo e volentieri pubblichiamo

Renzi, addio Pd. Ceto medio e PMI avranno una nuova casa politica

Buongiorno direttore, sono Luca Ronchi, gestore della pagina Facebook https://www.facebook.com/LiberaliconRenzi e torno a scrivervi alla vigilia di una nuova stagione politica, ahimè chiusa con una tragedia immane a Genova, seguita da insulti, attacchi, polemiche sui social da bar dello sport se non da alcolisti anonimi.

BASTA”, scrive Renzi in merito alle fake news che circolano sui social. Io dico “BASTA” alle polemiche, a questo PD=PartitoDefunto, pieno di contraddizioni, indecisioni, correnti tribali, tutte però unite in un comun denominatore: far fuori Renzi, ritornare con Leu e riaprire un il dialogo con il M5S. Lo facciano pure, non mi interessa nulla di ciò che fa il PD che per altro non ho mai votato, e spero che i sondaggi che lo danno al 13%, sia in errore per eccesso.

Veniamo però a quello che succederà da qui in avanti. Il nostro sogno di un movimento liberale, federalista (argomento finito nel cassetto e mai come ora fondamentale), riformista, europeista, non deve più attendere e Renzi deve dare un taglio netto con il passato, fondando un movimento nuovo, partendo da nuove classi dirigenti locali e nazionali, simboli, idee, un movimento che ridia una casa politica al ceto medio e alle PMI tradite dal decreto indignità e #redditodivacanza, con una grande rivoluzione liberale, ma soprattutto culturale, di cui ne abbiamo tanto bisogno.

Corruzione, malaffare, criminalità organizzata, una burocrazia elefantiaca che assegna mille compiti e competenze a chiunque, ma poi non si trova mai un vero responsabile o colpevole, sono i mali del Paese che bisogna assolutamente cancellare per farlo ripartire. In 30 anni, non credo che tutti i politici passati siano stati degli incompetenti, evidentemente è proprio la macchina stato da revisionare, più che il pilota.  

RENZI ESCI DALLA TRINCEA- Renzi la smetta di perdere fiato, energie e consenso, continuando a parlare a nome del PD, partito che ormai irrita solo a sentirlo nominare. E non creda che basti una mano di vernice, far cadere qualche testa sostituendo un dirigente qua e là, per far credere alla gente di trovarsi di fronte a qualcosa di nuovo. Il PD è passato, resti pure in vita come un partito di sinistra radicale, ma non dimentichiamo quelli che hanno esultato al no del Referendum, alla debacle del 4 marzo, diventata festa nazionale per il PD, come liberazione dal renzismo. Renzi deve assolutamente avviare la Scissione come unica soluzione, non ha più nulla da dire ne tanto meno da spartire con questi traditori.

Bisogna rivolgersi a un nuovo elettorato, lasciare spazio a nuovi dirigenti come Gozi e per farlo serve un tour comune per comune, raccogliendo adesioni con entusiasmo e passione, formando nuove classi dirigenti locali completamente nuove, giovani vogliosi di sporcarsi le mani e piedi con gazebo e feste per raccogliere fondi in modo trasparente. Inizi una nuova era politica liberale senza precedenti.

COALIZIONE- Però non basta, perché da soli, con questo sistema elettorale, non si va da nessuna parte. Servono compagni, anzi scusate, amici, per un viaggio comune e parallelo. Si guardi al nuovo corso di Forza Italia di Tajani e non capisco perché il PartitoDefunto può dialogare con il M5S e un nuovo movimento di Renzi, non può farlo con l’ala liberale moderata di FI.

Il “vecchio” sarà il nuovo, perché non abbiamo mai visto Renzi con la piena autonomia di portare avanti la sua politica. L’ha fatto per 2 anni, arrivando a vette di consenso mai visti, poi si è messo di mezzo il PD ed è finito nella polvere, massacrato dal fuoco amico. Nonostante ciò, sento dire che ha l’intenzione di restare nel PD per puntare a riprendersi la leadership. Una follia suicida che nessuno ovviamente seguirà. Resterà la stima per la persona, ma il grande rammarico di aver tarpato le ali alla speranza di milioni di italiani.  Io, come moltissimi altri utenti della nostra pagina e conoscenti, pronti a votare e seguire un nuovo movimento di Renzi, andremo sicuramente con FI o ci asterremo dal voto. #ADDIOPD!

Sono stra convinto che Matteo si sia trovato nel PD un po’ per caso, ha provato a cambiarlo in un partito liberale di centrosinistra alla Blair, ma purtroppo le belve feroci presunte amiche, gli hanno minato il percorso politico, portandolo ai minimi storici del consenso.

TORNI IL RENZI 1.0, quello del 2014, con riforme fondamentali per le istituzioni del paese, liberali, federaliste, riformiste. Si torni a parlare di grandi temi con il lavoro, riforma della giustizia, federalismo, fondamentale in un paese che anche nelle ultime elezioni, ha palesato l’esistenza di due Italie con due problemi diversi, a cui serve una cura diversa. Un federalismo che semplifichi il sistema burocratico, con pochi responsabili di cui si conoscano nomi e cognomi a cui rivolgersi.

COMITATI CIVICI- Ho letto della nascita di comitati civici comunali.  Non Si capisce bene cosa siano e che funzione avranno, mi chiedo però se è così difficile formare un nuovo movimento e iniziare una lunga cavalcata verso le amministrative, dove ci aspettano battaglie molto stimolanti come a Bergamo, contro il duo Gori-Martina. I fondi li troviamo con le querele, o con il sudore della fronte tramite gazebi, feste, tesseramenti, convegni, con l’uso dei social. Non è questo il problema, le riunione dei comitati cittadini, possiamo tenerli pure nei bar, l’importante è cancellare il PD, rottamandolo nelle urne e non con caminetti o al Nazareno.

Caro Matteo, è più deprimente, ops volevo dire stimolante, cercare di riprendersi un PD ormai finito, oppure voltare completamente pagina, scrivere una nuova storia politica liberale, fondando un movimento da zero come hanno fatto i grandi politici passati alla storia, provando ad entrare con nostri rappresentanti nei consigli comunali prima, in parlamento poi? Dai, non c’è nemmeno bisogno di pensarci.

Matteo Renzi avere coraggio, significa sapere di essere sconfitti prima ancora di cominciare,  partire ugualmente e arrivare fino in fondo,  qualsiasi cosa succeda. Per un nuovo movimento di Matteo Renzi subito, oppure dobbiamo andare tutti con FI? A settembre iniziano i tesseramenti, la gente sceglie la maglia con cui “giocare”, per cui esci presto dalla trincea, dal mistero e iniziamo a scrivere la storia assieme.

LA LEOPOLDA- Non c’è tempo da perdere, si deve partire subito, senza aspettare la Leopolda, perché la convention di ottobre, deve essere il punto di arrivo per annunciare il grande movimento, non l’inizio.

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pdrenzipartito renzi





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