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Politica
Pd, Renzi lascia il Pd. Unica soluzione per Renzi è lasciare il Pd...

Riceviamo e volentieri pubblichiamo

Ciao Matteo, sono il solito sognatore folle, Luca Ronchi di Bergamo  (ancora per poco credo), gestore della pagina Facebook  https://www.facebook.com/LiberaldemocraticiconRenzi/ LA E-NEWS di oggi ha definitivamente ammazzato il nostro sogno liberale federalista. E' tornato a nominare il PD come suo partito di riferimento. La nostra pagina dunque resterà una pagina dei sogni che non ha più senso di vivere. Io ho dato l'anima per 5 mesi, ci ho creduto, sono convinto che avremmo fatto grandi cose, mi spiace.

Pensa se ti ripresenti alla guida del PD come segretario ombra, cosa può pensare la gente che ti sostiene da fuori, aspettando una scissione da quell'incesto di partito, per poterti dare il voto. Assurdo! Saremo Liberi di guardarci intorno alla ricerca di una casa liberale, magari al nuovo corso di Forza Italia di Antonio Tajani. Che peccato, avevamo la possibilità di scrivere una nuova pagina di storia liberale, istituzionale e culturale di questo paese. Avremmo potuto  sfruttare la scissione (beati loro), del cdx, per formare un nuovo polo di centro liberale, andando a prendere i voti di quei piccoli e medi imprenditori traditi dalla Lega, risollevando un ceto medio orfano di una casa politica da anni, liberando le imprese, i liberi professionisti, i commercianti, le partite iva dall'oppressione fiscale e burocratica, creando un vero lavoro stabile che avrebbe aiutato a cascata anche le persone più in difficoltà.

Potevamo tornare a parlare al Nord produttivo, rimettendo al centro la riforma federale del paese, con l'idea degli Stati Uniti d'Europa come sosteneva 20 anni fa il buon vecchio Gianfranco Miglio.  Avremmo risollevato il SUD con una forte lotta agli sprechi nella PA, alla criminalità organizzata che ha messo le mani su tutte le risorse economiche che vanno dal turismo alla cultura, alla pesca, all'agricoltura, costringendo i cittadini ad affidarsi a un generico e irrealizzabile #Redditodivacanza assistenzialista.  Si poteva creare un nuovo polo liberale che fin da settembre avrebbe cominciato a girare tutti i comuni d'Italia in vista delle amministrative ed europee 2019.

C'erano delle sfide affascinanti da vincere, come quelle di Bergamo, dove c'era da battere il duo  Gori-Martina. Matteo, non so che sondaggi hai in mano tu, ma conosco un sacco di gente disposta a darti il voto, se farai finalmente outing e ti staccherai da un partito che con la nostra visione politica, non c'entra nulla. Liberiamoci delle catene delle correnti tribali cariche d'odio che vogliono tenerti nel partito, solo come portatore sano di voti, ma hanno esultato la sera del 4 marzo alla fine del renzismo. E' una follia pensare di riprendersi un partito che ormai irrita solo a sentirlo nominare.

Creiamo un un movimento snello, compatto, granitico, con una visione politica liberaldemocratica nuova, europeista, federalista e si avvii una grande rivoluzione liberale, ma soprattutto culturale, quella che serve davvero a questo paese. Girotondi e Arcobaleni, lasciamoli a chi è rimasto nelle grotte della politica e pensa che le sconfitte degli altri diventino le loro vittorie. Alla Leopolda (prova del 9 di cosa?), una sola cosa ci aspettiamo: la nascita ufficiale di un grande movimento. Tutto il resto sarebbe una grossa, ennesima delusione politica di chi non vota più da anni, sottoscritto compreso. Si, perché io il 4 marzo, dopo aver sentito l'aria che tirava contro di te, non ho contribuito al Renzicidio.  CHE OCCASIONE STORICA PERSA caro Matteo, PENSACI! .

Luca Ronchi Bergamo

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pd renzi





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