“Prego si sdrai. Dunque mi diceva che soffre di stati d’ansia all’altezza del corpo elettorale, ed avverte la sensazione di una continua emorragia di voti, come se da dentro si stesse vuotando di consensi.” Potrebbe cominciare così la seduta psichiatrica del Partito Democratico, visto che dalle ultime Politiche non s’è più ripreso dal trauma, fagocitando Maalox, finti rinnovi, ed imbalsamazione da leaderismo.
"Quello che importa a loro è il congresso. Sta diventando un posto in cui l'unico segretario che si dovrebbe candidare è il presidente dell'associazione di psichiatria." Picchia forte Carlo Calenda: "Sono convinto che alle prossime europee il PD non ci debba essere, serve un fronte repubblicano [...] che spazzi via un partito che ha come unico obiettivo quello di spartirsi una torta sempre più piccola tra dirigenti che sono usurati".
Non proprio l’ultimo oppositore di Casa Pound, ma l’ex Ministro dello Sviluppo Economico d’area renziana, con in tasca la tessera del PD. La crisi di nervi in casa dem è così forte che tra dirigenti neanche una cena riescono più a concertare, Renzi infatti s’è sfilato all’ultimo, con Gentiloni e Minniti rimasti a digiuno. Lo ha annunciato lo stesso Calenda rammaricato in un tweet, dopo avere formalizzato l’invito a casa sua. Si sa, il Matteo toscano l’è un mattatore, un burlone, ha dato due di picche come si confà con la fidanzatina sedotta ed abbandonata, mentre con un piede si dice fuori dalla politica politicante e con l’altro minaccia di entrare ovunque, perfino dalla tv, nelle nostre vite.
Renzi ritratta la sua uscita di scena come Al Bano con l’ultima tournee di fine anno, in fondo è uno che sa bene come guadagnarsi i titoli dell’ANSA, anche perché del partito non rimane più molto, oltre il gossip.
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