Ponte Genova, lo smemorato Marattin che dimentica di ascoltare pure Renzi
Matteo Renzi ha osservato, non a torto, che "sulle tragedie bisognerebbe unirsi, non dividersi". Ma...
Ferragosto di superlavoro per l'instancabile ministro dell'Interno: prima, nell'aspra Calabria, poi a Genova, tormentata dalla sciagura, accanto ai coraggiosi vigili del fuoco. E, in serata, nello studio de "la 7", mitragliato dal fuoco, non amico, dei conduttori, de'sinistra, di "In onda". Invito del governo, e del giovane vice di Giuseppe Conte, a ripartire, con fiducia, bandendo vittimismi e rassegnazione, senza cappelli in mano, davanti ai big dell'UE e dei "poteri forti".
Ha detto, a San Luca, in terra di 'Ndrangheta, il titolare del Viminale: "Bene l'Italia che resiste, che non merita di morire come sul ponte Morandi, di scappare, di non lavorare. Da Genova a San Luca, dove tornerò, prima delle elezioni, invio a tutti un messaggio di speranza. Il gemellaggio ideale tra San Luca e Genova rappresenta una bella testimonianza di impegno civile".
Se non ci fossero tanti morti da piangere, ci sarebbe da sorridere sulle "lezioni" di buon governo e di efficienza, impartite, sui Social, dai maestri (di disastri), che hanno (S)governato il Paese, per 24 anni, a quanti, con impegno e buona volontà, hanno cominciato a farlo da 2 mesi... Errori del nuovo esecutivo ? Forse, qualcuno.
Nessuna nostalgia, tuttavia, della lunga, non positiva, epoca dei "responsabili", quando decidevano in pochi, obbedienti alle direttive dei "giornaloni-partito", di scalfariana memoria... Quanto al PD, Matteo Renzi ha osservato, non a torto, che "sulle tragedie bisognerebbe unirsi, non dividersi". L'invito dovrebbe, tuttavia, essere recepito anche da un deputato, renziano, Luigi Marattin, molto....fine, su Twitter : "Speriamo che gli italiani, con il voto, rimandino nelle fogne quelle teste di c***o..!". "Elegante" ma disinformato : gli elettori nelle gabine sono già andati, il 4 marzo scorso, decretando, diciamo, il...non trionfo per il Pd. O no?