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Politica
Prescrizione, Renzi pronto a votare con FI. "Riforma o morte?Allora morte sia"

Prescrizione, Italia Viva: "Se il tema è ok riforma o morte, allora morte sia"

"L'idea perversa di processi eterni con noi non passera': se il tema e' prescrizione o morte, allora morte sia. Noi di Italia Viva non ci snaturiamo, questo e' un governo di transizione, non di prospettiva. Non ci siamo sul Mes, non ci siamo sulla prescrizione. Sui processi abbiamo chiesto concretezza a Bonafede, vogliamo tempi certi nei processi. Se il governo continua a restare vago su questo punto noi voteremo sicuramente con Forza Italia contro il progetto della prescrizione killer". Lo ha detto il capogruppo di Italia Viva in Senato Davide Faraone intervenendo a "Omnibus", su la 7

PRESCRIZIONE: DI MAIO, 'NON CREDO PD VOGLIA NAZARENO 2.0'

Dichiarazioni molto pesanti che gelano il governo. "La nostra riforma" sulla prescrizione "dal primo gennaio diventa legge, su questo non discutiamo. Se il Pd poi vuole votare una legge con Salvini e Berlusconi per far ritornare la prescrizione come era ideata da Berlusconi, sarà un Nazareno 2.0, ma non credo avverrà" aveva detto Luigi Di Maio in un'intervista al Giornale Radio Rai. 

Prescrizione: Renzi: "Senza intese pronti a votare con FI"

Ma a gelare il governo è stato Matteo Renzi che, intervistato dal Messaggero dice: "Volere una giustizia senza fine significa proclamare la fine della giustizia. E non abbiamo cambiato idea". E aggiunge: "Ora ci sono due alternative: la prima e' che la nuova maggioranza trovi una soluzione. E sarebbe meglio. Se non accadra' noi non ci inchineremo al populismo giudiziario imperante. E dunque, se non ci sara' accordo, voteremo il ddl di Enrico Costa, persona saggia e gia' viceministro alla giustizia del mio governo. Bonafede puo' cambiare la sua legge, se vuole, ma non puo' pretendere di cambiare le nostre idee". Sui timori che voglia staccare la spina per votare a marzo, l'ex premier chiarisce: "Non e' un timore del Pd, ma una loro (folle) speranza. Una parte del Pd sogna le urne, invocandola con lo stesso giubilo con cui hanno anticipato le elezioni in Umbria, condannandosi a una clamorosa sconfitta. Fosse per me si voterebbe nel 2023. Ma non l'ha ordinato il dottore di stare tutti insieme. Chi vuole rompere deve solo dirlo". 

Prescrizione, i dubbi del Pd

E anche il Pd nonostante non abbia strizzato l'occhio a FI - tanto che la richiesta del partito azzurro e' stata bocciata con 269 no, 219 si' e due astenuti - e' sulle barricate. Diverse le strade percorribili: la prima e' quella di inserire la richiesta di un rinvio dell'entrata in vigore nel dl Milleproroghe. Un'altra e' quella di approntare degli emendamenti sempre al ddl Costa in Commissione oppure di presentare una propria proposta, facendo propria la tesi dell'ex procuratore di Milano Bruti Liberati: ogni grado di giudizio deve avere una sua durata prefissata, altrimenti scatta una prescrizione processuale. Per ora la trattativa portata avanti sotto traccia - e' in corso un'interlocuzione tra il vice segretario dem, Orlando, e il Guardasigilli - non registra passi avanti. Tanto che Zingaretti ha alzato la voce: "il Pd si e' confermato forza leale con la maggioranza. Ma riteniamo inaccettabile - aggiunge il segretario dem - l'entrata in vigore delle norme sulla Prescrizione senza garanzie sulle durate dei processi. Non si puo' rimanere sotto processo per un tempo indefinito, per lunghissimi anni". "Sembra di ascoltare Salvini e Berlusconi", la reazione, secondo quanto si apprende, dei vertici del Movimento 5 stelle. 

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