Primarie Pd, scontro sui risultati. Renzi: "Chi perde lo ammetta"
Primarie Pd, l'ex premier Matteo Renzi è in testa. E scoppia la polemica
"Il PD e' un partito democratico. Nel nome. E nei fatti. Decidono gli iscritti nel congresso e poi nelle primarie. Mesi di polemiche e scissioni. Poi la parola passa agli iscritti. Migliaia di circoli, migliaia di dibattiti, centinaia di interventi. Alla fine si vota, grazie a uno sforzo democratico di volontari e militanti che non ha paragoni in Italia. Lo ridico perche' sia chiaro: nessuno fa cio' che facciamo noi in termini di democrazia e trasparenza. Oggi Guido Crosetto, gia' esponente della destra italiana e membro dei governi Berlusconi, scrive su Twitter: 'Lo dico per l'ennesima volta: invidio il sistema democratico del PD. Dovrebbe essere obbligatorio per tutti i partiti'. Prima o poi qualche commentatore si accorgera' anche di questo". Lo scrive Matteo Renzi nella sua Enews dedicata al confronto congressuale nel voto dei Circoli.
"Alla fine del primo round abbiamo ottenuto oltre i due terzi dei voti. Aspettiamo i dati ufficiali per dire la percentuale esatta ma - rimarca - la matematica non e' un'opinione". "Domenica a Roma i risultati saranno proclamati e in quella sede lanceremo lo sprint per arrivare alle primarie di domenica 30 aprile. Senza attaccare i nostri avversari interni perche' noi non parliamo male degli altri: noi raccontiamo che idee abbiamo per il PD e per l'Italia", dice ancora l'ex premier.
"Vorrei dire grazie dal profondo del cuore a tutti. Mettere la croce su un nome e' sempre un gesto di grande responsabilita'. Ricevere - di nuovo - migliaia e migliaia di voti e' una responsabilita' ancora piu' grossa. Abbiamo passato quattro mesi non facili: sentirsi accerchiato da tanto affetto e condivisione sinceramente e' molto toccante, dal punto di vista umano prima ancora che politico".
"Vorrei dirvi che avverto la necessita' di rispondere a questo impegno con umilta' e con coraggio: chi ha votato per la mozione che mi sostiene, insieme a Maurizio Martina, ci sta dicendo che vuole un'Italia che vada avanti, che non si fermi, che non si rassegni, che non abbia paura. E ci sta dicendo che dobbiamo spingere ancora piu' di prima, tutti insieme. Facendo tesoro - assicura Renzi - degli errori. Ma non perdendo mai la fiducia e la tenacia".
"Grazie a tutti quelli che in queste settimane hanno lavorato, organizzando le assemblee e le votazioni, gratuitamente e senza gloria; dalle migliaia di militanti che l'hanno presentata in tutti circoli fino a chi votandoci ci ha consegnato un pezzetto del suo futuro. Mi piacciono quelle lingue in cui grazie si dice con un concetto che in Italiano traduciamo con 'Obbligato'. Il mio grazie e' sentirmi obbligato a fare del mio meglio insieme a tutti voi. Siamo il PD, siamo l'Italia: possiamo farcela, dobbiamo provarci. Adesso, avanti, in cammino verso le primarie del 30 aprile", conclude