A- A+
Politica
Prodi, l'allarme "a salve" del professore
Di Gianni de Felice
 
Ripassando a mente la vita e le opere del professor Romano Prodi, mi è venuto il dubbio sia stato più un abile politico che un profondo economista.
 
L'ultima sua boutade - si ha pudore a interpretarla come ponderata valutazione scientifica - è che l'immigrazione sarebbe indispensabile per colmare, in termini di forza lavoro e di fonte contributiva, il prossimo deficit di 30 milioni di abitanti nella popolazione europea.
 
Forse è un allarme "a salve". Dio mi guardi dall'impancarmi a esperto della materia, ma solo a modestissimo avviso di semplice uomo della strada quale sono, sospetto che il deficit paventato da Prodi potrebbe rivelarsi invece provvidenziale, evitando all'Europa la voragine di una enorme disoccupazione. Con la vertiginosa avanzata del progresso tecnologico ci sarà sempre meno bisogno di lavoratori, come va predicando il sociologo De Masi e come i dati della presente disoccupazione nel mondo già abbondantemente dimostrano.
 
Sono abbastanza vecchio per pescare nella memoria. Quando cominciai a fare il giornalista, una sessantina d'anni fa, tra il concepimento dell'articolo e la sua fissazione su un giornale stampato si susseguivano gli interventi di 14 operatori: telefonisti, stenografi, dimafonisti, uscieri, lynotipisti, impaginatori, rotativisti eccetera. Ora ne bastano 3. Gli altri 11 sono esuberi.
 
Sono un osservatore abbastanza attento nel vedere cosa succede intorno a me. I videocitofoni hanno cancellato i portinai. I magnetofoni hanno cancellato gli stenografi. I selettori automatici di telefonia hanno cancellato i centralinisti. La grande distribuzione sta cancellando il piccolo commercio. L'e-commerce online sta cancellando i negozi. Il self-pricing sta cancellando le cassiere nei supermercati. La metro 5 di Milano ha già cancellato i macchinisti conducenti… Forse il professor Romano Prodi, dall'alto della cattedra, non ci ha fatto caso.
 
Sempre a lume di naso vien fatto di pensare che la temutissima riduzione demografica, suscitatrice di tanti allarmi tra i professori, possa essere una forma di risposta auto-regolatrice dei popoli alla manifesta eccedenza di forza lavoro di fronte alla diminuita esigenza. Più che la banalità di invocare l'arrivo di immigrati, perché gli economisti non affrontano l'impegno si studiare nuove formule di welfare e previdenza per una umanità che accorcia il lavoro e allunga la vita? 
Commenti
    Tags:
    prodiromano prodi





    in evidenza
    Rumore sospetto a L'aria che tira Un peto? Parenzo indiziato

    "Avea del cul fatto trombetta"

    Rumore sospetto a L'aria che tira
    Un peto? Parenzo indiziato

    
    in vetrina
    Premier League, nuova bufera su Tonali: accusato di scommesse anche in Regno Unito

    Premier League, nuova bufera su Tonali: accusato di scommesse anche in Regno Unito


    motori
    BMW lancia la ricarica bidirezionale per la Neue Klasse 2025

    BMW lancia la ricarica bidirezionale per la Neue Klasse 2025

    Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

    © 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

    Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

    Contatti

    Cookie Policy Privacy Policy

    Cambia il consenso

    Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.