Puglia, prima intesa Emiliano-M5S. Giunta giallo-rossa, strada in discesa

Primo accordo tra Michele Emiliano e Movimento 5 Stelle in Puglia. Domani, giovedì 26 novembre, si riunisce il primo Consiglio della nuova legislatura dopo le elezioni di settembre e all'ordine del giorno della seduta ci sono l'elezione del presidente dell'assemblea, poltrona che toccherà a Loredana Capone del Pd. Cristian Casili, consigliere regionale rieletto del M5S, savo, colpi di scena, ricoprirà il ruolo di vicepresidente vicario del nuovo Consiglio regionale. L'accordo è stato raggiunto ieri in sede di confronto a Bari tra il governatore Emiliano e i quattro consiglieri pentastellati. Al netto di Antonella Laricchia, naturalmente. L'ex sfidante di Emiliano alla presidenza della Regione e fedele alla linea integralista del no alle alleanze teorizzata da Alessandro Di Battista e dalla senatrice Barbara Lezzi non ha preso parte al confronto con il Governatore. Un vertice che ha visto, invece, protagonisti Cristian Casili e Rosa Barone, Grazia Di Bari e Marco Galante. Riunione terminata con una prima fumata bianca. L'accordo con il governatore prevede, infatti, l'elezione della Dem Capone alla presidenza dell'Assemblea pugliese e quella di Casili alla vicepresidenza.

L'ufficio di presidenza sarà completato da un altro vice di opposizione, il fittiano Giannicola De Leonardis, e da due consiglieri segretari. Uno di maggioranza e l'altro per il Centrodestra: il forzista barese Stefano Lacatena. Il presidente della VII Commissione (Affari istituzionali) sarà invece un leghista: il nome più accreditato è quello di Davide Bellomo, in pole anche per guidare il gruppo dei salviniani. Per le due principali postazioni in dote alla Lega c'è anche il leccese Gianni De Blasi. Capogruppo di FdI sarà ancora Ignazio Zullo, invece per Forza Italia c'è Giandiego Gatta. A guidare il gruppo del Pd in Consiglio regionale sarà, invece, Filippo Caracciolo.

L'intesa che porterà Casili a sedersi sulla poltrona di vicepresidente vicario del Consiglio regionale ha alimentato immediatamente le voci di un imminente ingresso in giunta dei 5 Stelle - i rumor parlano di Rosa Barone, eletta a Foggia, assessore al Welfare, posto lasciato vacante da Emiliano (clicca qui per leggere l'anticipazione di Affaritaliani.it) - ma formalmente ancora si aspetta l'annunciata votazione sulla piattaforma Rousseau che ancora non è stata fissata ufficialmente. Fonti vicine alla Laricchia, sostenuta da Alessandro Di Battista e da Barbara Lezzi, confermano la loro forte contrarietà all'ingresso in giunta mentre da Roma, entourage di Crimi, fanno sapere che ci sarebbe stato il via libera del capo politico a un confronto con il presidente rieletto del Pd sui temi e sull'agenda programmatica, ma non sui nomi e sulle poltrone del governo regionale. I pentastellati pugliesi assicurano che nel vertice di ieri non si è parlato di un ingresso in giunta, anche se l'assessorato grillino nell'amministrazione Emiliano appare sempre più probabile. Magari non subito, tra qualche settimana, con l'avallo dello stesso Crimi e soprattutto di Luigi Di Maio, grande sponsor dell'alleanza con i Dem per le Comunali del 2021. Resta l'incognita della votazione su Rousseau che potrebbe o essere clamorosamente cancellata (con ovvie proteste della base) o chiamata a ratificare decisioni (come quella di Casili) già calate dall'alto.