Raggi è tornata: dalla funivia al “gomblotto” dei frigoriferi abbandonati

Era da un po’ di tempo che la sindaca di Roma Virginia Raggi era “quieta” nel senso che non si era cacciata in stranezze, guai, problemi e proclami. Impresa invero difficile per l’ex avvocata dello studio di Previti ma, come detto, abbastanza riuscita forse grazie al ritiro con il “guru” indottrinatore che la Casaleggio aveva inviato nella Capitale per tentare di mettere un freno all’imbarazzante serie di molteplici gaffes rimediate in pochi mesi dalla giunta Pentastellata.

Dunque un ritiro “fuori dal Gra” che doveva servire a cercare di recuperare la rotta amministrativa alla giunta. Ma -come detto- l’intervallo è stato breve perché la Raggi ha già ricominciato ad esternare progetti bizzarri come la funivia da Casalotti a Battistini che dovrebbe alleviare il traffico della zona, anche perché i Raggi abitano lì e il marito naziciclista, Andrea Severini, si deve fare ogni giorno un bel po’ di traffico. Cfr https://www.affaritaliani.it/politica/andrea-severini-il-naziciclista-marito-della-raggi-441004.html 

Pochi ore per riprendersi dal buffo progetto di transvolata aerea di Roma ovest che la Raggi ne sparava un’altra e cioè il “gomblotto” dei frigoriferi che secondo la sindaca sarebbero volutamente stati abbandonati e disseminati in tutta Roma per farle un danno di immagine (come se quello avvenuto finora non l’avesse abbastanza danneggiata di suo).

Insomma siamo alla “Spectre” dei frigoriferi che nottetempo si aggira per le vie di Roma ha fare dispetti alla Raggi e ai Cinquestelle. Probabilmente la sindaca e Di Battista immaginano che una combriccola composta da Orfini (come coordinatore), Marino (per l’occasione recuperato per l’azione come vice), Alemanno e si vocifera anche Veltroni e Rutelli si diano appuntamento in piena notte ad un distributore della Roma - Fiumicino e con il favore delle tenebre e di un camion battente targa liberiana si immettano nel Gra da cui escano sulle consolari per sistematiche sortite in cui ammollano i rottami nei punti strategici della città l’ironia naturalmente si è scatenata sul web:

con immagini francamente esilaranti:

Insomma, i tanto vituperati (dai Cinque Stelle) giornalisti dovrebbero erigere un monumento alla Raggi per il tanto materiale che ogni giorno ci fornisce a gettito continuo. Dopo la riunione con il guru ci si preoccupava ma per fortuna la pausa è durata poco.