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Politica
Reddito di cittadinanza alle aziende. M5s: "Andrà anche a chi assume"

Il reddito di cittadinanza andrà anche alle aziende che assumono. L'annuncio del Movimento 5 Stelle raccoglie la proposta lanciata su Affaritaliani.it nei giorni scorsi dal noto imprenditore del Sud Massimo Ferrarese.

Reddito cittadinanza: M5s, andra' anche alle aziende che assumono

"Il reddito di cittadinanza per noi e' una misura legata alla formazione, ma al di la' di creare delle persone formate e quindi appetibili per le aziende, pensiamo di prevedere una norma per cui, nel momento in cui l'azienda va ad assumere una persona che esce dal reddito di cittadinanza, trattiene per se' per un periodo il reddito di cittadinanza che doveva essere dato alla persona.

LA PROPOSTA LANCIATA DA MASSIMO FERRARESE SU AFFARITALIANI.IT

"I 780 euro del reddito di cittadinanza? Invece di destinarli ai ragazzi che stanno in casa e che resterebbero sulla poltrona, perché non assegnarli alle imprese, ai commercianti, alle industrie, per poter assumere: chi assume, ottiene 780 euro mensili, oltre agli sgravi fiscali da parte dello Stato. Sicuramente si creerebbero centinaia di migliaia di nuovi posti di lavoro": Massimo Ferrarese, presidente di Invimit e in passato anche presidente di Confindustria Brindisi e della Provincia, dalla sua pagina Facebook lancia la sua proposta: "Sia chiaro che non voglio fare nessuna polemica con il governo", precisa subito.

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Questa e' una misura che agevola le assunzioni". Lo ha detto a Sky Tg24 il capogruppo M5s al Senato, Stefano Patuanelli, a proposito del reddito di cittadinanza. Quanto alla nota di aggiornamento del Def, "non pensiamo assolutamente a modifiche dei numeri del Def, che tra l'altro domani arriva alle Camere. Il Def sara' quello che abbiamo annunciato negli scorsi giorni".

"Lo spread - ha continuato Patuanelli - dal giorno dopo l'annuncio del 2,4 di deficit e' rimasto pressoche' invariato, ha avuto qualche punta in alto, qualche punta in basso ma sostanzialmente i mercati hanno assorbito questa situazione. Questo Governo e questa maggioranza vogliono spiegare all'Europa, ai mercati, alle agenzie di rating e agli investitori cosa ci sara' nella manovra. Ricordiamo che il Def non e' la Legge di Bilancio, il Def e' un presupposto che getta le basi alla Legge di Bilancio. Spiegare questo ai mercati, oltre che ai nostri concittadini, e' un modo per tranquillizzare chi pensa che gli effetti di questa manovra saranno portare nel baratro il Paese". Infine, per il capogruppo pentastellato "anche il superamento della Legge Fornero e il reddito di cittadinanza saranno misure che aiuteranno la crescita di questo Paese, al netto delle altre misure di sviluppo economico, ovvero aiuti alle imprese per le assunzioni che ci saranno nella legge di Bilancio e i 5 miliardi in piu' per tre anni di investimenti per le infrastrutture. Misure che hanno un alto moltiplicatore economico e quindi ci fanno pensare ad un Pil che crescera' piu' di quello che ci aspettiamo nei prossimi anni". 

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