Reddito di cittadinanza, Cremaschi: "No al referendum abrogativo". Intervista
Cremaschi (portavoce di Potere al Popolo) ad Affaritaliani.it "La Boschi reazionaria, il Pd contro i poveri"
"Ho molte perplessità su come è stato pensato il reddito di cittadinanza ma assolutamente no a un referendum abrogativo. Non sarebbe giusto". Lo afferma ad Affaritaliani.it Giorgio Cremaschi, portavoce di Potere al Popolo. "Il reddito di cittadinanza in sé, come misura, mi trova d'accordo ma ritengo che sia sbagliato il modo in cui l'ha pensato il M5S perché comporta la deportazione di migranti italiani da Sud a Nord, visto che dopo dodici mesi verrà chiesto di andare a lavorare da Crotone a Bolzano. In sostanza si tratta del proseguimento del Jobs Act che non è stato abolito da questo governo, hanno solo aggiunto il reddito di cittadinanza per mandare le persone povere a lavorare sottopagate dove il lavoro c'è. Alla fine abbatterà i diritti e i salari, ma il principio in sé - ripeto - è giusto. Se mi dicessero di abolire il reddito di cittadinanza in quanto tale direi certamente di no".
E il Pd che si spacca anche sull'ipotesi del referendum abrogativo? "Il Pd riesce a fare qualcosa che sembrava impossibile ovvero essere un'opposizione di destra a questo governo, almeno su tutte le questioni sociali e di mercato. Spero che per il futuro della sinistra in Italia il Pd vada in crisi perché finché c'è questo Partito Democratico Salvini e Di Maio possono dormire sonni tranquilli. Quelli del Pd parlano più o meno la stessa lingua di Berlusconi".
"Ho letto sui social che la Boschi ha scritto che il reddito di cittadinanza è il trionfo di una vita in vacanza. Si tratta - spiega Cremaschi - di una frase reazionaria e offensiva verso i poveri, come se stessero tutto il giorno a grattarsi le ginocchia. Ho l'impressione che ci siano sempre più convergenze tra il Pd e la Lega, dato che sulla Tav si sono trovati insieme in piazza a Torino. Non credo sia stato un episodio, ma vedo una nuova possibile maggioranza che raccolga la parte governativa del M5S, i renziani, Berlusconi e Salvini tutti assieme. In definitiva il Pd si schiera sempre dal lato delle imprese e del mercato e mai da quello dei poveri", conclude il portavoce di Potere al Popolo.
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