Referendum, Berlusconi tra Salvini e Confalonieri vota 'nì' il 4 dicembre
Referendum, la verità sull'annuncio di Confalonieri ("Voto sì")
In Forza Italia l'intervista di Fedele Confalonieri al Corriere della Sera con la quale il numero uno di Mediaset annuncia che voterà sì al referendum istituzionale del 4 dicembre non ha provocato un terremoto. "E dov'è la notizia? E' il Partito di Mediaset che ben conosciamo...", commenta un parlamentare azzurro di lungo corso. Che la famiglia Berlusconi, Gianni Letta e lo stesso Confalonieri spingano l'ex Cavaliere verso una posizione soft nei confronti del premier e del Pd è noto da tempo.
Semmai le parole del presidente del Biscione rendono evidente la politica dei due forni del leader di Forza Italia. "E' sempre lo stesso Berlusconi e in questo modo, comunque vada a finire, lui vince comunque", afferma un senatore che conosce bene le strategie di Arcore. Da un lato Berlusconi invita a cena Salvini e la Meloni, stringe un patto con Lega e Fratelli d'Italia nel quale c'è scritto nero su bianco l'impegno per il no alle riforme del Pd e lascia che i suoi colonnelli come Brunetta e Toti attacchino Renzi un giorno sì e l'altro pure. Dall'altro lato, però, attraverso Confalonieri e Mediaset, Gianni Letta e Denis Verdini, tiene aperto un canale con Palazzo Chigi e il Nazareno.
La scelta di "tenere il piede in due scarpe", perché di questo si tratta, consente a Berlusconi di vincere comunque la sera del 4 dicembre. Se a prevalere fossero i no al referendum potrebbe tranquillamente far valere l'accordo con Salvini e Meloni e le tante dichiarazioni anti-Renzi di alcuni (non tutti) big di Forza Italia; se invece vincessero i sì, a quel punto, proprio grazie alla posizione del Partito di Mediaset e al lovoro dietro le quinte di Gianni Letta e Verdini, l'ex Cav sarebbe nelle condizioni di riaprire un dialogo con il presidente del Consiglio, forte del fatto che molti elettori azzurri (come dimostrano sia i sondaggi sia le uscite a favore del sì degli ex Pera e Martino) non avranno seguito le indicazioni di Brunetta & C, votando a favore della riforma Boschi. Non solo. Secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it, anche a causa delle condizioni di salute, che lo hanno portato ad un ricovero ospedaliero a New York, Berlusconi non prenderà parte direttamente alla campagna elettorale per il referendum. Proprio per poter continuare a tenere i piedi in due scarpe.