Referendum, no avanti di otto punti. Sondaggio choc a Palazzo Chigi
Renzi medita le 'finte dimissioni'. Ma Ncd e Ala sono pronti a scaricarlo
Allarme a Palazzo Chigi. Secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it sulla scrivania del presidente del Consiglio sarebbe appena arrivato un sondaggio "riservato" sul referendum istituzionale che vedrebbe il no in vantaggio sul sì di ben otto punti: 54 a 46%. Si tratta di un distacco ritenuto in ambienti renziani del Pd "difficilmente colmabile". Tanto che al Nazareno già si ragione sul dopo referendum. Il Centrodestra, Forza Italia in testa, chiede modifiche all'Italicum ma dopo il voto referendario togliendo così al premier l'arma della legge elettorale per convincere la sinistra dem e una parte delle opposizioni a votare sì. Renzi pare intenzionato a salire al Colle subito dopo la quasi certa vittoria del no al referendum e a quel il Presidente Mattarella invierà il governo alle Camere per costatare se c'è ancora la fiducia parlamentare. Insomma, il leader dem farà quindi il gesto delle dimissioni ma nella speranza che poi il Senato (alla Camera la votazione è scontata) gli rinnovi la fiducia. Ma nel Pd non sono così certi che le cose vadano liscie. Una parte consistente di Ala e Ncd-Area Popolare potrebbe infatti negare la fiducia a Renzi cercando poi di costruire un nuovo esecutivo di larghe intese pilotato dal Quirinale. Il timore, infatti, sarebbe quello - affermano fonti Ncd - "di andare a sbattere insieme al premier e di cadere con lui". Anche la minoranza dem potrebbe chiedere il conto a Renzi e pretendere quantomeno un passo indietro da segretario del partito. Come successore a Palazzo Chigi per traghettare il Paese verso il voto nel 2018 - ovviamente modificando la legge elettorale in senso proporzionale, vista anche l'imminente sentenza della Consulta - potrebbe essere Graziano Delrio, renziano ma al di fuori del giglio magico e stimato anche da Berlusconi.