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Politica
Referendum: primo via libera della Camera con 272 si
Foto LaPresse

Sì dell'Aula della Camera alla proposta di legge costituzionale in materia di referendum. Il testo, approvato con 272 voti a favore, 141 contrari e 17 astenuti, ora passa al Senato. A favore della riforma hanno votato M5S e Lega, contro Pd, FI, minoranze linguistiche, mentre Leu e Fdi si sono astenuti.

Dopo che il presidente Roberto Fico ha proclamato l'approvazione, tutti i deputati di M5s hanno lungamente applaudito e alcuni di essi si sono alzati in piedi per farlo. Nella Lega solo tre deputati hanno applaudito il via libera al testo. Trattandosi di una riforma costituzionale la proposta richiede quattro passaggi parlamentari.   

SCHEDA/ Arriva referendum il propositivo, cosa prevede la riforma - Primo via libera della Camera alla riforma costituzionale targata M5s-Lega che introduce il referendum propositivo. Il provvedimento, tra i principali cavalli di battaglia dei pentastellati, supera quindi il primo banco di prova dell'Aula, e passa ora all'esame del Senato. Dopo alcune iniziali aperture da parte della maggioranza nei confronti delle richieste delle opposizioni, che hanno portato a modifiche anche sostanziali del testo della riforma, la maggioranza ha tirato dritto senza 'concedere' piu nulla alle forze di minoranza. E non sono mancati momenti di forte tensione in Aula, che hanno allungato i tempi dell'esame. Tra le modifiche apportate al testo, su richiesta delle opposizioni, grazie all'accordo raggiunto tra maggioranza e minoranze, l'introduzione del quorum 'approvativo' (il 25% dei si' purche' prevalenti sui no e purche' abbia partecipato piu' di un quarto degli aventi diritto), inizialmente non previsto, e l'eliminazione del 'doppio referendum', ovvero una sorta di ballottaggio tra la legge popolare e quella approvata dal Parlamento. Nessuna apertura, invece, sui casi di inammissibilita' del referendum propositivo: a vuoto le opposizioni hanno cercato di limitare le materie su cui e' ammesso proporre una legge di iniziativa popolare e, quindi, un referendum propositivo: tra queste le materie penali e le leggi tributarie. La riforma modifica gli articoli 71 e 75 della Costituzione.

Nel dettaglio, questi i principali punti della riforma costituzionale: - LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE E 'OBBLIGO' PARLAMENTO: la riforma introduce una sorta di 'obbligo' del Parlamento a approvare la legge di iniziativa popolare sottoscritta da almeno 500 mila firme. Il Parlamento deve approvare la proposta di legge popolare entro 18 mesi. Se non procede, se non conclude l'esame entro il termine stabilito o se approva una legge che modifica sostanzialmente e non in maniera meramente formale il testo popolare, si procedera' con il referendum. - referendum PROPOSITIVO, SALTA IL 'BALLOTTAGGIO': Se il Parlamento non approva la legge popolare entro 18 mesi dalla sua presentazione, o non conclude l'esame entro il termine stabilito o approva un testo sostanzialmente diverso da quello popolare, ove i proponenti non vi rinuncino, si procede con la consultazione popolare. I cittadini saranno chiamati ad esprimersi solo sulla proposta di iniziativa popolare e non anche sul testo approvato dalle Camere. Non si svolgera', quindi, un doppio referendum. Inizialmente previsto dal testo della riforma, il 'ballottaggio' tra la proposta del 'popolo' e quella del Parlamento e' stato eliminato dopo le proteste delle opposizioni, che hanno denunciato il rischio di un 'derby' tra 'piazza e Parlamento'. - QUORUM 'APPROVATIVO': non e' previsto alcun quorum partecipativo per la validita' del referendum propositivo. Tuttavia, sempre accogliendo le richieste delle opposizioni, la maggioranza giallo-verde ha aperto al cosiddetto quorum 'approvativo'. Ovvero, la legge di iniziativa popolare viene approvata attraverso consultazione popolare se prevalgono i si' sui no e sono pari almeno al 25% e hanno partecipato piu' di un quarto degli aventi diritto al voto, circa 12 milioni di elettori. Viene invece promulgata la proposta licenziata dalle Camere se quella soggetta a referendum non e' approvata. Viene modificato anche il quorum del referendum abrogativo.

Referendum, Fraccaro: giorno storico per democrazia - "Con l'approvazione in prima lettura della proposta di legge costituzionale sul referendum propositivo l'Italia pone le basi per un nuovo patto tra istituzioni e cittadini. Questa riforma consentira' al popolo di partecipare direttamente alla formazione delle leggi e al tempo stesso riaffermera' la centralita' del Parlamento. E' un giorno storico per la nostra democrazia". Lo dichiara il Ministro per i Rapporti con il Parlamento e la Democrazia diretta, Riccardo Fraccaro. "Siamo orgogliosi del lavoro fatto in questi mesi che - aggiunge - ha portato alla prima approvazione di questo provvedimento fondamentale, uno dei punti qualificanti della nostra attivita' parlamentare. E' una legge equilibrata che integra in se' diverse modifiche avanzate dalle opposizioni a dimostrazione della nostra volonta' di ascolto e confronto, nella convinzione che la Costituzione appartenga a tutti. Per le forze politiche che si sono opposte a questa riforma e' un'occasione sprecata e ci auguriamo un ripensamento nel corso delle prossime letture. Il nostro obiettivo e' quello di rafforzare e valorizzare gli strumenti di democrazia diretta che consentono ai cittadini di incidere sulle scelte che riguardano il futuro del Paese e delle nostre comunita'. Stiamo restituendo la sovranita' al popolo che ne e' il legittimo detentore, cosi' come sancito dalla Costituzione. Con la cancellazione del quorum strutturale e l'introduzione del quorum approvativo al 25% viene finalmente stabilito il principio che decide chi partecipa, garantendo al contempo che le proposte approvate godano di un ampio consenso. Il referendum propositivo consentira' al popolo di affiancarsi alle Camere nell'attivita' di formazione delle leggi e al Parlamento di dialogare con i cittadini per rappresentare al meglio le loro istanze. Grazie al voto di Montecitorio il percorso di integrazione tra democrazia diretta e democrazia rappresentativa compie un passo in avanti. Questa legislatura - conclude Fraccaro - dara' nuova centralita' al Parlamento e consegnera' ai cittadini nuovi strumenti sempre piu' efficaci di partecipazione popolare".

Referendum, M5s: primo passo verso democrazia più partecipata - "I deputati hanno dato il primo ok alla nostra proposta! Grazie al referendum propositivo i cittadini potranno votare direttamente le leggi proposte da loro, se non lo faranno le Camere entro 18 mesi dalla presentazione. La politica è di tutti!". Così su Twitter la deputata del MoVimento 5 Stelle e relatrice del provvedimento, Fabiana Dadone. "Prima approvazione per il referendum propositivo. Le leggi proposte dai cittadini non rimarranno in un cassetto: se il Parlamento non le avrà ancora approvate dopo 18 mesi dalla presentazione, gli italiani potranno votarle direttamente! È uno strumento che mette assieme democrazia popolare e parlamentare. È anche il frutto di un grande lavoro di ascolto che il ministro Fraccaro e la maggioranza hanno portato avanti in questi mesi. Questa è Democrazia, questo è Cambiamento!", aggiunge su Facebook la portavoce del MoVimento 5 Stelle Roberta Alaimo. "La Camera dice il primo sì al #ReferendumPropositivo! Democrazia, apertura e condivisione: sono i valori che portiamo avanti da sempre, per far tornare i cittadini protagonisti della vita politica. Il Parlamento incontra il popolo!", twitta la capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Commissione Affari costituzionali Anna Macina.

 

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