Ballottaggi, Renzi ora teme per il referendum di ottobre: no al 55%

"Vincono i volti giovani, la sfida è il referendum" ha affermato Matteo Renzi commentando l'esito dei ballottaggi. Il presidente del Consiglio si lecca le ferite di Torino e Roma e si consola con Milano e Bologna, anche se la vittoria di Virginio Merola non è certo un successo della linea renziana (basti pensare che il sindaco rieletto della città felsinea ha festeggiato cantando Bella Ciao).

Ma gli occhi della politica sono già puntati sulla sfida di ottobre: un no alle riforme significherebbe la fine del governo e della carriera politica del premier-segretario. Analizzando il voto del primo e del secondo turno delle Amministrative si nota chiaramente che la saldatura 5 Stelle-destra è maggioranza nel Paese. E' accaduto in tantissime città medio-piccole e anche dove ha vinto il Pd - come a Milano, Bologna, Varese e Latina - sommando i voti grillini a quelli del Centrodestra (del 5 giugno) Renzi è minoranza.

Al Nazareno hanno fatto due conti proiettando i risultati di questa tornata elettorale sul referendum del prossimo autunno e il dato è di quelli che lascia poche speranze: 55% di contrari alla riforma costituzionale del governo contro il 45% di favorevoli. Un distacco di dieci punti secchi che è perfino superiore a quello di molti sondaggi usciti finora sull'esito del referendum.

A questo Renzi teneterà due strade: la prima è quella di convincere Forza Italia, e in particolare Silvio Berlusconi (quando si sarà rimesso dall'intervento al cuore), a non schierarsi apertamente per il no ricordando il cammino di riforme fatto insieme con il famoso Patto del Nazareno. La seconda carta in mano al premier è quella degli annunci. Piano di riduzione fiscale da inserire nella Legge di Bilancio con taglio delle imposte per aziende e famiglie già dal primo gennaio 2017 e riforma della Legge Fornero con la cosiddetta flessibilità in uscita per chi vuole andare in pensione anticipatamente.

Renzi, se vuole recuperare terreno cercare di vincere il referendum, deve inventarsi qualcosa. Tasse e pensioni sono due temi popolarissimi che, dopo i dati delle Amministrative, registreranno un netta accelerazione. Basterà per recuperare il gap? A Palazzo Chigi lo sperano, anche se la partita alla luce dei ballottaggi si è fatta veramente difficile.