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Politica
Referendum trivelle, Emiliano: il premier sta con i petrolieri
Referendum trivelle, Emiliano (Puglia): Renzi sta con i petrolieri. Intervista ad Affaritaliani.it

Perché secondo lei è importante che domenica gli italiani vadano a votare e votino sì?
"Per eliminare una norma che favorisce solo pochi petrolieri a danno degli italiani e del nostro mare. Il Governo ha concesso proroghe eterne, senza limiti, alle piattaforme petrolifere nelle 12 miglia. Questo "regalo" non serve a tutelare i posti di lavoro o evitare spreco di idrocarburi, perché la precedente legge (la num. 9 del 1991) già prevedeva modalità per il pieno sfruttamento dei giacimenti. Togliere il termine serve solo a evitare che le compagnie petrolifere smantellino le piattaforme non più eroganti, quelle ormai vecchie e improduttive, le cui concessioni stanno progressivamente scadendo. Smontare quelle piattaforme costa tantissimo e per colpa di questa norma che ha tolto il termine alle concessioni, i petrolieri potranno evitare di toglierle a spese loro, come la vecchia legge prevedeva. E per gli italiani oltre al danno anche la beffa, perché da piattaforme improduttive non riceveranno neanche le royalty. Bisogna votare SI al referendum per ripristinare l'interesse pubblico contro una norma vergognosa, ingiusta e iniqua".

Si sarebbe aspettato dal suo partito, il Pd, un maggior sostegno a questo referendum?
"Trovo un errore gravissimo per un partito che si definisce "democratico" aver dichiarato l'astensione al Referendum, con una decisione di vertice che non è mai stata discussa in assemblea o altro organismo. Trovo anche grave, in questa logica, che le ragioni dei petrolieri abbiano più peso e considerazione di quelle di decine di rappresentanti istituzionali e dei territori, rimasti inascoltati, che si stanno battendo in difesa del mare, del turismo, della bellezza del paesaggio, della pesca. E comunque, tra l'interesse privato di pochi petrolieri e l'interesse di tutti gli italiani, in tanti come me sanno bene da che parte stare".

Secondo lei, qualora venisse raggiunto il quorum e vincesse il sì, Matteo Renzi, dopo aver fatto campagna per l'astensione, dovrebbe dimettersi? O comunque per il governo e il premier sarebbe un brutto segnale che potrebbe avere conseguenze politiche?
"Questo non è un referendum contro Renzi e, a prescindere dal risultato, il presidente del Consiglio dovrà garantire quella trasparenza all'interno del Ministero per lo sviluppo economico sulle politiche energetiche che è del tutto mancata. Dovrà in particolare ristabilire il controllo sulle attività delle piattaforme per evitare che impianti improduttivi restino in mare senza termine e senza controlli e quindi decretarne lo smantellamento a carico delle compagnie petrolifere. Domenica si vota, sappiamo tutti quanto sia difficile raggiungere il quorum, per questo è importante andare presto ai seggi, muniti di tessera elettorale e documento di identità, e far valere i propri diritti di italiani".

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emiliano renzi referendum quorum trivelle astensione





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