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Politica
Regionali Lazio 2018: Mauro Antonini sarà il candidato presidente di CasaPound

CasaPound pensa in grande. Dopo l'exploit delle elezioni di Ostia, in cui il candidato presidente municipale Luca Marsella ha raccolto oltre il 9 % di preferenze rivelandosi determinante per le sorti del ballottaggio il 19 novembre, compie un passo importante.

Mauro Antonini, coordinatore di CPI per il Lazio, si presenta come candidato governatore nelle prossime elezioni regionali. Lo annuncia il vicepresidente di CasaPound Simone Di Stefano: "Dopo l'esaltante risultato raggiunto dalla nostra lista a Ostia, CasaPound è pronta a guardare avanti, forte del lavoro compiuto fin qui a fianco degli italiani e delle tante conquiste messe a segno".

Mauro Antonini, giovane imprenditore di successo, e da anni presente accanto a CasaPound sul territorio, ha l'aspetto del classico bravo ragazzo dalla porta accanto, ben lontano dallo stereotipo del militante di estrema destra. "Il mio impegno" dichiara orgoglioso della propria candidatura, "è innanzitutto dare continuità al fantastico lavoro che la nostra comunità ha svolto a Ostia come in tutto il territorio regionale, nel solco che è già stato tracciato". Antonini spende parole dure sul centrosinistra e sul centrodestra, e ancor più incisive sull'esperienza dell'amministrazione grillina a Roma, che il giovane candidato non esita a definire "tragica". Una situazione che "fa presagire un destino altrettanto meschino per il Lazio, se mai dovesse cadere in mano" dei grillini

Quanto ai suoi propositi se dovesse diventare governatore, Mauro Antonini afferma: "la mia condotta in regione rispecchierà quella fin qui dimostrata: lotta durissima al business criminale dell'accoglienza, salvaguardia dei presidi sanitari strategici e riorganizzazione del sistema dei trasporti, ormai al collasso in seguito alle amministrazioni più scellerate".

La candidatura di Mauro Antonini e di CasaPound alla Regione Lazio è un evento del tutto eclatante, che denota le ambizioni di una forza politica che, fino a qualche tempo fa, era data come marginale e del tutto impossibilitata a entrare nelle istituzioni. Credenza già smentita dagli undici consiglieri comunali eletti e dal primo sindaco conquistato nel Bergamasco, passato qualche settimana fa a CPI. Oltre al curriculum, Mauro Antonini ha anche la presenza e l'età adeguate per ritagliarsi un certo successo personale, e di primo acchito la sua figura manda già "in pensione" gli altri candidati, che appaiono automaticamente vecchi. Il m5s qualche anno fa apriva a CasaPound, con l'intenzione di fagocitarne l'elettorato, oggi invece si vede sfidato alla Regione da un candidato di CPI che potrebbe togliergli consensi, voti e cariche. E già questa è una storia politica che rende la candidatura di Antonini un evento a sé nell'ancor sonnacchiosa campagna politica per le regionali 2018.

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