Regionali Lazio, M5s: dopo il flop volano stracci, Lombardi contro Taverna
Il fallimento elettorale del m5s nel Lazio riapre le faide nel movimento romano. La Lombardi denuncia le divisioni interne, e sulla Taverna...
Il flop elettorale del m5s nel Lazio ha esacerbato le già profonde voragini che spaccano il movimento romano, ampie quanto quelle che dilaniano l'asfalto della Capitale in questi giorni.
Roberta Lombardi, la grande sconfitta, intervistata sul Messaggero da Simone Canettieri, denuncia ancora una volta lo scarso aiuto ricevuto dai compagni di partito, e sottolinea la divisione che regna nei vari "meet-up" romani, in cui - per dirla con la stessa candidata presidente di Regione - ci sono più spaccature all'interno dello stesso movimento che nelle coalizioni di partiti diversi.
Reduce dalla doppia débacle della perdita del suo feudo al Terzo Municipio (la cui ex presidente era l'assistente della Lombardi alla Camera) e del terzo posto alle regionali dopo Zingaretti e l'outsider prodigio Parisi, la "faraona" ha un diavolo per capello e non lo nasconde.
Dopo aver ribadito che molti non la volevano candidata, spende senz'altro una buona parola per Virginia Raggi, che le ha telefonato ed è stata "carina", e per Alessandro Di Battista, che è una persona per bene. Ma glissa su Paola Taverna che Canettieri le ricorda essersi "defilata" nella campagna regionale. Un silenzio, quello della Lombardi sulla papabile prossima presidente del Senato, che vale più di mille parole e che sottolinea ancora una volta la situazione non esattamente idialliaca nel m5s capitolino, e che si riverbera nel calo elettorale in tutti i municipi in cui governano e nel tonfo alla Regione Lazio, di cui la Lombardi non è evidentemente l'unica colpevole.