Renzi il “fascista” antifascista
Di Filippo Russo, Rapporti con le Associazioni di Convergenza Socialista
“L’antifascismo è elemento costitutivo ed irrinunciabile della nostra società” (dall’intervista di Renzi pubblicata da “la Repubblica” del 25/04/2016). Bellissime parole. Ma che cos’è l’antifascismo per il nostro Primo Ministro?
Fare approvare una riforma elettorale, l’Italicum, sostanzialmente identica nei fini (e nella conseguente distorsione del principio di rappresentatività) alla legge Acerbo, fatta approvare dal governo Mussolini nel 1923, sarebbe antifascismo?
Attribuire ai giudici la responsabilità della lentezza dei processi, mentre si mantiene in vigore l’assurda legge berlusconiana sulla prescrizione, che sta sfasciando il nostro sistema giudiziario, sarebbe fare dell’antifascismo?
La legge Acerbo impediva ai partiti antifascisti di coalizzarsi tra loro e concedeva al partito di maggioranza relativa il 60% dei deputati, qualora avesse raggiunto almeno il 25% dei voti espressi. L’Italicum fissa un secondo turno per attribuire al vincitore un superpremio elettorale, vieta le coalizioni antirenziste al secondo turno, non fissa un quorum di partecipanti, sotto il quale sia invalidata l’elezione, così al secondo e decisivo turno elettorale potrebbero partecipare anche solo il 30% degli aventi diritto (ipotesi non assurda vigendo il divieto di alleanze), con la conseguenza che un solo partito, anche solo con il 18% dei consensi, verrebbe a disporre del 55% dei parlamentari.
Solo in Italia la “spada di Damocle” della prescrizione pende sui procedimenti giudiziari, creando gravissimo intralcio alla Giustizia. La prescrizione esiste solo in alcuni ordinamenti, ed in tutti i Paesi che la prevedono essa decade con il rinvio a giudizio. Solo in Italia la prescrizione è divenuta lo strumento legittimo per garantire a tutti i ricchi, che evadono il fisco, imbrogliano, truffano, corrompono, assoluta impunità, solo in Italia gli avvocati non cercano di far assolvere i propri clienti, si limitano a dilatare, escogitando ogni pretesto, i tempi del processo per arrivare alla prescrizione. La legge sulla prescrizione sta così distruggendo il nostro sistema giudiziario.
Grazie Renzi!
Nella stessa edizione di “la Repubblica” del 25/04/2016 nell’articolo di fondo il buon direttore Mario Calabresi consiglia sommessamente al nostro Primo Ministro di ascoltare il parere dei giudici e di render noti i nomi dei finanziatori occulti della sua fondazione.
Seguirà questi buoni consigli il pessimo antifascista Renzi?