Riforme ed elezioni: telefonata Renzi-Berlusconi
"Bravo, ottima scelta a Roma". "Sul referendum nessuna guerra"
Forse non siamo ancora ai tempi in cui il Patto del Nazareno era vivo e vegeto, ma certamente tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi è rimasto un canale aperto. E, come dicono nel Palazzo, se son rose fioriranno... Fatto sta che - secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it - nei giorni scorsi c'è stata una telefonata definita "molto cordiale" tra il presidente del Consiglio e il leader di Forza Italia.
Uno scambio di vedute sui principali temi nazionali e internazionali: dall'emergenza immigrazione alla vicenda dei due Marò, dall'avanzata delle destre in Europa alla situazione delle banche italiane. Durante il colloquio il premier avrebbe fatto i complimenti all'ex Cavaliere per la scelta di appoggiare Alfio Marchini e non Giorgia Meloni a Roma. Un apprezzamento per una decisione "moderata" e che toglie acqua ai "populisti" filo-Le Pen.
Sul fronte opposto Berlusconi avrebbe assicurato a Renzi una campagna "leale" sul referendum costituzionale di ottobre. Confermati i dubbi sul ddl Boschi e l'indicazione di voto contrario, ma senza nessuna "guerra" e quindi senza politicizzare eccessivamente il voto per "mandare a casa il governo" come invece fanno e soprattutto faranno la Lega e i 5 Stelle.
Non si tratta, almeno per il momento, di un ritorno di fiamma tra il leader dem e il numero uno azzurro ma certamente il colloquio telefonico, durato pare qualche minuto, segna una distensione dei rapporti tra Palazzo Chigi e Forza Italia. E' la conferma che la decisione di Berlusconi di convergere su Marchini per le Comunali a Roma è stata apprezzata dal capo dell'esecutivo che porta a casa un "nemico" in meno in vista del cruciale voto referendario dell'autunno.